LE SEMPLIFICAZIONI TRIBUTARIE. «Fase due» per il Fisco semplificato. Dopo le regole su spesometro e beni ai soci tocca a Unico 2014 e al modello F24

Semplificazioni fiscali al giro di boa della pausa estiva. Con un bilancio che rassicura sui tempi ma presenta qualche ombra se si va a misurare l'efficacia di alcuni provvedimenti. In ogni caso l'operazione guarda al futuro: alcuni provvedimenti sono scalettati per le prossime settimane mentre un altro passaggio significativo sarà la preparazione di Unico 2014. A oggi sono già in carniere quasi due terzi dei provvedimenti annunciati dall'agenzia delle Entrate (si veda Il Sole 24 Ore del 4 luglio).
Questo mentre restano in lista d'attesa una decina di interventi. Più che necessari se si considera il peso dei rapporti quotidiani contribuenti-Fisco.
Che cosa è stato fatto
Fra fine luglio e inizio agosto sono arrivati alcuni pezzi pregiati del pacchetto. Si pensi allo spesometro e ai beni di impresa.
In ogni caso già nei mesi scorsi erano stati varati i provvedimenti sugli studi di settore. Per esempio fra gennaio e maggio quelli che hanno escluso la presentazione del modello ad hoc per le imprese in fallimento o liquidazione coatta amministrativa e che hanno escluso la presentazione del modello per le imprese colpite dal terremoto di maggio 2012. Al traguardo in luglio, inoltre, i modelli per il rimborso o l'esonero dall'imposta italiana di soggetti non residenti oltre all'attestato di residenza fiscale che viene usato da residenti in Italia per il rimborso o l'esonero dall'imposta estera. Questo mentre hanno tagliato il traguardo la cancellazione del modello Cdc per l'invio dei dati catastali sugli immobili, il potenziamento del cassetto fiscale e l'abilitazione (che partirà il 30 settembre) a Entratel via Pec. Capitolo a parte per l'invio di dati relativi ai rapporti finanziari attraverso il canale Sid (Sistema di interscambio dati). Un canale che dovrebbe garantire la massima affidabilità proprio al transito di informazioni che è destinato ad alimentare quell'archivio che, con il redditometro, toglie il sonno a molti contribuenti.
Fra spesometro e beni ai soci
I due capitoli più significativi sono stati i provvedimenti su spesometro e comunicazioni relative ai beni dati in godimento ai soci. Sul primo fronte con un unico intervento si sono disciplinati la comunicazione delle operazioni Iva, di quelle effettuate con Paesi black list, delle vendite in contanti sopra mille euro, degli acquisti da San Marino e delle informazioni su leasing e noleggi. E il provvedimento, come era inevitabile, non è piaciuto a tutti. Oltre a essere arrivato al traguardo proprio mentre il Dl «del fare» riconosceva la possibilità, in cambio di un invio quotidiano delle fatture, di uscire dallo spesometro dal 2015. Al traguardo a inizio agosto anche le comunicazioni su beni ai soci e finanziamenti concessi agli stessi soci e ai familiari dell'imprenditore. Con esclusioni e tagli, ma anche con l'idea che prima o poi si possa arrivare a far convergere in Unico queste informazioni.
Che cosa resta da fare
Il programma è robusto. In Unico 2014 saranno riportati in dichiarazione i dati sulle minusvalenze superiori a 5 milioni di euro che derivano da cessioni di partecipazioni. Così come in Unico finiranno le variazioni dei criteri di valutazione dei beni che sono iscritti in bilancio. Mentre dimagrirà il quadro EC. Al di là di Unico è prevista, dal 2014, l'archiviazione del modello Iva per il riepilogo delle liquidazioni periodiche. Entro il 30 settembre arriverà il taglio delle causali per i trasferimenti da o verso l'estero di denaro e titoli, oltre alla comunicazione semplificata dei proventi percepiti da non residenti e società residenti per titoli detenuti all'estero. Fra gli interventi più attesi, infine, il potenziamento del modello F24. Mentre sta per finire in pensione anche il modello 69 per i contratti di locazione.
Fuori pacchetto
Ma la spinta al taglio degli oneri è andata avanti anche oltre il "pacchetto Befera". Con la circolare che ha rivisto le conseguenze degli errori di modica entità nei pagamenti. E con quella che ha risolto il problema del recupero dei crediti Iva nel caso di omessa presentazione della dichiarazione da parte del contribuente.
Il fronte parlamentare
Più complesso il quadro parlamentare. Da un lato una spinta alla semplificazione potrebbe arrivare dalla delega fiscale, esaminata dal comitato ristretto della commissione Finanze della Camera. Il Consiglio dei ministri ha, poi, approvato un Ddl semplificazioni che contiene anche un pacchetto fiscale. Per esempio sulle spese di vitto e alloggio per i professionisti. Un testo ambizioso approvato il 19 giugno, presentato al Senato il 23 luglio e assegnato alla Commissione Affari costituzionali. Più fortuna, invece, per alcune misure che sono riuscite a confluire nei Dl: dalle previsioni sullo spesometro all'abolizione del modello 770 mensile. Come dire: le semplificazioni, per arrivare al traguardo, spesso hanno bisogno di un percorso semplificato. Quello dei decreti legge.
Fonte: Il sole 24 ore del 18 8 2013 autore Jean Marie Del Bo

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