LEGGE DI STABILITA' 2012: Novità per le imprese e i professionisti

Oggetto : LEGGE DI STABILITÀ-DISPOSIZIONI PER LA FORMAZIONE DEL BILANCIO ANNUALE E PLURIENNALE DELLO STATO (LEGGE DI STABILITÀ 2012).
Approvata in tempi record per la crisi politica, la Legge di stabilità è destinata comunque ad entrare il vigore dal 1°gennaio 2012. 
Nessuna anticipazione delle misure, quindi, rispetto ai tempi originariamente previsti, tranne la riforma degli Ordini che dovrà essere operativa entro agosto 2012. In ogni caso saranno necessari decreti attuativi. 
In vigore da gennaio, invece, il taglio della burocrazia e le semplificazioni per le s.r.l., mentre per la possibilità di avviare società tra professionisti appartenenti a ordini diversi occorrerà attendere un apposito decreto del ministero della Giustizia.
Di seguito le principali novità per professionisti e imprese:
  • riforma degli ordini professionali e possibilità di costituzione di società interprofessionali;
  • certificati sostituiti da autocertificazioni per i rapporti con enti pubblici e società di gestione di servizi pubblici;
  • zone a burocrazia zero estese dal Meridione a tutto il territorio nazionale; 
  • semplificazioni per la gestione delle imprese a contabilità semplificata e per i collegi sindacali;
  • taglio dei contributi per i contratti di apprendistato per le imprese con meno di 9 addetti; 
  • revisione delle aliquote contributive per la gestione separata;
  • dismissione del patrimonio immobiliare e vendita dei terreni agricoli con prelazione per i giovani coltivatori 
  • diretti;
  • aumento del contributo unificato per le spese di giustizia.
Contenuti generali
La legge di stabilità ha dunque di fatto un impatto limitato sui conti, dato che la maggior parte delle misure sono già in vigore grazie alle due manovre estive. 
Nessuna nuova misura fiscale – la legge di stabilità non contiene, dunque, contiene nuove norme in materia fiscale, e la gran parte dei tagli sono riservati alla spesa pubblica, a partire dalle dismissioni del patrimonio immobiliare con il conferimento dei beni a fondi comuni di investimento immobiliare od a società dei gestione, e la destinazione dei proventi derivanti alla riduzione del debito pubblico. 
Con la stessa finalità la vendita dei terreni agricoli di proprietà dello Stato, e degli enti territoriali. 
Sempre sul fronte della spesa pubblica arriva poi la “cassa integrazione” per i dipendenti statali in soprannumero che potranno essere posti in disponibilità con un’indennità pari all'80 per cento dello stipendio per due anni, e un rafforzamento delle misure che consentono il pensionamento per chi ha maturato i 40 anni di contributi. 
L'età pensionabile - Tra gli altri interventi volti al contenimento delle spese, la conferma a regime che i requisiti anagrafici per l’accesso alla pensione di vecchiaia devono essere tali da garantire una età minima per la pensione di vecchiaia pari almeno a 67 anni a decorrere dal 2026. 
Vengono poi introdotte misure intese ad aumentare la competitività quali la liberalizzazione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica, attuata tramite la procedura di affidamento dei servizi, in particolare consentendo l’affidamento simultaneo con gara di una pluralità di servizi ed estendendo le nuove procedure anche ai servizi di trasporto pubblico regionale e locale. 
Arriva la defiscalizzazione per le imprese che realizzano nuove autostrade e infine è ridotto l'impatto dei tagli sugli enti locali grazie alle entrate della Robin tax, mentre è previsto un nuovo aumento delle accise sulla benzina e sul gasolio dal 2012. Le aliquote di accisa sulla benzina e sul gasolio sono fissate dal primo gennaio 2012 a 614,20 e a 473,20 euro per mille litri di prodotto e dal 2013 a 614,70 euro e a 473,70 euro per mille litri di prodotto. 
Liberalizzazione delle professioni
Accelerate le norme per l'abolizione di fatto degli Ordini professionali e la cancellazione delle tariffe minime entro agosto. 
Da giugno potranno diventare operative le società interprofessionali. Da metà 2012 le società interprofessionali. Sarà un decreto del Ministero della Giustizia a dettare le regole per l'operatività delle società tra professionisti. Sei mesi di tempo per il varo del decreto. La legge intanto stabilisce che è consentita la costituzione di società tra professionisti le società il cui atto costitutivo preveda:
  • l’esercizio in via esclusiva dell’attività professionale da parte dei soci;
  • l’ammissione in qualità di soci dei soli professionisti iscritti ad ordini, albi e collegi, anche in differenti sezioni, nonché dei cittadini degli Stati membri dell'Unione europea, purché in possesso del titolo di studio abilitante, ovvero soggetti non professionisti soltanto per prestazioni tecniche o con una partecipazione minoritaria, o per finalità di investimento, fermo restando il divieto per tali soci di partecipare alle attività riservate e agli organi di amministrazione della società;
  • criteri e modalità affinché l’esecuzione dell'incarico professionale conferito alla società sia eseguito solo dai soci in possesso dei requisiti per l'esercizio della prestazione professionale richiesta; 
  • la designazione del socio professionista sia compiuta dall'utente e, in mancanza di tale designazione, il nominativo debba essere previamente comunicato per iscritto all'utente;
  • le modalità di esclusione dalla società del socio che sia stato cancellato dal rispettivo albo con provvedimento definitivo.
La partecipazione ad una società è incompatibile con la partecipazione ad altra società tra professionisti, mentre la società può essere costituita anche per l'esercizio di più attività professionali.
L'abolizione delle tariffe professionali
La legge di stabilità, poi, abolisce il qualunque possibile rilievo delle tariffe professionali. L'abolizione dei minimi, però, scatterà con la revisione degli Ordini secondo le regole previste dalla manovra bis. Per questa sono stata accelerati i tempi in quanto le modifiche nell'ordinamento dovranno essere introdotte tramite d.p.r. entro agosto del prossimo anno.
Burocrazia zero Silenzio assenso per tutte le istanze relative alle imprese. Diniego entro 30 giorni.
Procedura in vigore fino al 31 dicembre 2013.
Parte da gennaio la sperimentazione su tutto il territorio nazionale della disciplina delle "zone a burocrazia zero", come previste dal d.l. n. 78 del 2010. La semplificazione amministrativa, in queste zone, è costituita dal fatto che i provvedimenti conclusivi dei procedimenti amministrativi di qualsiasi natura ed oggetto avviati su istanza di parte, si intendono adottati entro 30 giorni dall'avvio in mancanza di un divieto espresso entro lo stesso termine. Una sorta di silenzio assenso, dunque. Sono escluse dall'applicazione della "burocrazia zero" le nuove iniziative produttive avviate su aree soggette a vincolo, e i provvedimenti di natura tributaria, di pubblica sicurezza e di incolumità pubblica.
Abolizione dei certificati per rapporti con gli enti pubblici
Stop alla certificazione nei rapporti con la Pa. Verifiche entro un massimo di 30 giorni. 
Solo autocertificazioni, comprese le comunicazioni sulla regolarità contributiva
Nei rapporti con la pubblica amministrazione e con i gestori dei servizi pubblici tutti i certificati sono sostituiti dalle relative autocertificazioni. 
Previsto l'obbligo a carico delle amministrazioni pubbliche e dei gestori di pubblici servizi, di acquisire d'ufficio le informazioni oggetto delle dichiarazioni sostitutive dei certificati e degli atti di notorietà così come di tutti i dati e i documenti che siano in possesso delle pubbliche amministrazioni, previa indicazione, da parte dell'interessato, degli elementi indispensabili per il reperimento delle informazioni o dei dati richiesti, ovvero di accettare la dichiarazione sostitutiva prodotta dall'interessato. La novità riguarda anche le informazioni relative alla regolarità contributiva.
Accelerate le verifiche
Le amministrazioni ai fini dell'accertamento d'ufficio nomineranno un responsabile e per la risposta alle richieste è stabilito un termine di 30 giorni. Scaduto il termine la mancata risposta costituisce violazione dei doveri d'ufficio ed è presa in considerazione ai fini della valutazione della performance individuale dei responsabili dell'omissione.
Semplificazioni per le società
Contabilità semplificata per chi non usa il contante. Le novità in vigore da gennaio.
Meno obblighi per professionisti e imprese in contabilità semplificata che utilizzano strumenti di pagamento tracciabili.
I soggetti in contabilità semplificata e i lavoratori autonomi che effettuano operazioni con incassi e pagamenti interamente tracciabili, potranno sostituire la tenuta delle scritture contabili con gli estratti conto bancari. Previsto poi che i limiti per la liquidazione trimestrale dell'Iva siano gli stessi di quelli fissati per il regime di contabilità semplificata.
Semplificati i compiti di controllo nelle società
A partire da gennaio nelle società a responsabilità limitata l’atto costitutivo può prevedere, determinandone le competenze e poteri, la nomina di un revisore o di un sindaco, anziché di un collegio sindacale come attualmente previsto. Lo stesso nel caso delle spa, purché aventi capitale sociale inferiore a 1 milione di euro. 
Novità per le cooperative
In caso di entrata in vigore di norme che incidano, direttamente o indirettamente, sulle materie regolate dallo statuto sociale, le società cooperative le cui azioni non siano negoziate in mercati regolamentati possono modificare il proprio statuto con le maggioranze assembleari previste in via generale dallo statuto.
Contratti di apprendistato, sostegno al part-time e straordinari. Incentivi per favorire l'apprendistato. 
Possibile meno Irap per gli emolumenti a favore della produttività. Niente contributi per i primi tre anni per le imprese con meno di 9 addetti.
Con riferimento ai contratti di apprendistato stipulati nel periodo 1° gennaio 2012-31 dicembre 2016 da parte dei datori di lavoro con meno di 9 addetti è previsto uno sgravio contributivo integrale, per i primi tre anni del contratto, con riferimento alla contribuzione dovuta dal datore di lavoro. Nella disciplina vigente l'aliquota contributiva è pari al 10 per cento. 
Revisione delle aliquote per la gestione separata
Sale invece di un punto, sempre a decorrere dal 1° gennaio 2012, l'aliquota contributiva pensionistica per gli iscritti alla gestione separata Inps. Aumenta anche la corrispondente aliquota per il computo delle prestazioni pensionistiche. Presso la gestione separata sono iscritti, tra l'altro, i titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa ed i lavoratori autonomi non rientranti in altre forme pensionistiche obbligatorie.
Sostegno al lavoro a tempo parziale
Soppresse le norme che subordinano l'ammissibilità delle clausole contrattuali alla condizione che esse siano consentite e regolamentate dalla contrattazione collettiva.
Soppressa la condizione che l'accordo delle parti per la trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo debba essere convalidato dalla direzione provinciale del lavoro competente per territorio.
Meno Irap sugli straordinari
Prevista la possibilità per le regioni di disporre, per l'anno 2012, la deduzione dalla base imponibile Irap delle somme corrispondenti all'erogazione degli straordinari e degli incentivi sottoposti alla tassazione agevolata del 10 per cento. 
Accelerata anche la concessione del credito d'imposta per le assunzioni al Sud.
Fonte: Fisco e Tasse

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