MANOVRA MONTI: APPROVATA OGGI

Ecco alcuni punti fondamentali della Manovra approvata oggi: 
  • Cnel e Authority: il numero dei componenti verrà ridotto. La manovra Monti interesserà tutte le autorità, dalla Agcom alla Consob. Limiti triennali per le assunzioni a tempo indeterminato, che saranno quantitativamente disciplinate fino al 2015. 
  • Pensioni: metodo contributivo pro-rata esteso a tutti. Ognuno riceverà una pensione sulla base di quanto versato all’Istituto di previdenza e non più sulla base dell’ultimo stipendio conseguito. Istituita una fascia di flessibilità che favorirà, con assegni più elevati, chi sceglierà di andare in pensione più tardi. Chi andrà in pensione “anticipata” (il nuovo nome della pensione di anzianità) prima dei 63 anni dal 2012 avrà una penalizzazione sulla quota liquidata con il retributivo, del 3% ogni anno di anticipo nell’accesso al pensionamento prima della soglia dei 63 anni. 
  • Pensione di anzianità addio: arriva quella “anticipata”: sparisce la pensione di anzianità, arriva quella anticipata. Si potrà andare in anticipo rispetto a quella di vecchiaia solo se si avrà maturato un’anzianità contributiva di 42 anni e un mese per chi li matura nel 2012, 42 anni e due mesi nel 2013 e 42 anni e 3 mesi nel 2014. 
  • Pensione autonomi: i lavoratori autonomi andranno in pensione a 66 anni e 6 mesi a partire dal 2012. Le lavoratrici autonome andranno invece in pensione a 63 anni a 6 mesi. 
  • Aumento dell'aliquota contributiva per i lavoratori autonomi. Oggi è al 20-21% per i commercianti e gli artigiani, contro il 33% dei lavoratori dipendenti. L'ipotesi più probabile è un rincaro del 2%. 
  • Iva: aumento di 2 punti per l'aliquota al 21% e al 10%. Dal secondo semestre 2012 scatterà l'aumento di 2 punti delle aliquote Iva del 21% e del 10%. Quella ordinaria passerà così al 23%, mentre quella agevolata salirà al 12%. Un ulteriore aumento di 0,5 punti è previsto dal 2014. 
  • Prelievo dell'1,5% sui capitali scudati. Monti ha annunciato un prelievo una tantum dell'1,5% sui capitali fatti rientrare in Italia con lo scudo fiscale. Questo intervento "ha valore di giustizia", ha sottolineato il premier.
  • Irpef e Tassa sul lusso: tassa sugli yacht e sulle ville di lusso. La tassa sul lusso potrebbe tuttavia essere non sarà solo sui singoli beni, ma anche “generalizzata”, con un incremento delle aliquote fiscali sui redditi più elevati. Chi percepirà un reddito annuo più elevato di 75 mila euro, vedrà rincarata la propria Irpef al 46%. L'aliquota Irpef del 43% viene incrementata pertanto di 3 punti percentuali fino al 2014 "in considerazione della eccezionalità della situazione economica internazionale - si legge nella bozza della manovra - e tenuto conto delle esigenze prioritarie di raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica concordati in sede europea".
  • Stretta sulla sanità: il governo Monti dà il via a una stretta anche al settore sanitario, uno dei più costosi per il bilancio dello Stato. Un’iniziativa che tuttavia sembra piacere a pochi, poichè è presumibile che le Regioni possano portare in rialzo i ticket di riferimento. 
  • Riduzioni delle forze armate: troppo numeroso – secondo il nuovo ministro della Difesa – il parco risorse umane delle Forze armate. Riduzioni in vista per i lavoratori del settore. 
  • Vendita patrimonio pubblico: creazione di una società di gestione del risparmio che possa fungere da veicolo per la cessione del patrimonio pubblico. Il governo Monti spera di ottenere 15 miliardi di euro in tre anni. 
  • Blocco della perequazione automatica: il blocco della perequazione automatica delle pensioni consiste in una pausa dell’adeguamento delle prestazioni previdenziali al costo della vita. Ogni anno, infatti, durante il mese di gennaio, l’assegno della pensione viene adeguato gradualmente all’inflazione, permettendo così alla prestazione mensile di poter tenere il passo con il costo della vita. Il blocco riguarderà tuttavia solo le pensioni non minime, e non sarà un provvedimento a tempo indeterminato (la scadenza del blocco è fissata nel 2013). 
  • Anticipo età pensionabile per le donne: la Manovra Monti contiene l’anticipo al 2012 dell’aumento dell’età pensionabile per le donne del settore privato, e della quota 97 (con 35 o 36 anni di contributi) per la pensione di anzianità. Le donne del settore privato, in altri termini, andranno in pensione già a 63 anni nel 2012, contro i 60 anni attuali. 
  • Patrimoniale. Osteggiata da più parti, la patrimoniale invocata da alcuni è sparita definitivamente. Il governo Monti ha infatti maturando la convinzione che la tassa non produrrebbe gli effetti sperati, poichè gli evasori e i grandi capitali riuscirebbero comunque a evitare la morsa del fisco. 
  • Casa: arriva l’Imu (imposta municipale unica) che andrà a sostituire l’Ici. L’aliquota di base sarà pari a 0,76 punti percentuali sulla rendita catastale, con una riduzione di 0,4 punti percentuali per quanto concerne l’abitazione principale. I Comuni avranno comunque la possibilità di aumentarla di 0,2 punti percentuali per la prima casa, e di 0,3 punti percentuali per le altre. 
  • Liberalizzazioni: liberalizzata al vendita dei farmaci di classe c (cioè quelli a pagamento), che entro certi limiti potranno essere venduti anche nelle parafarmacie. 
  • Canone RAI: le imprese dovranno inserire il pagamento del canone RAI all’interno della dichiarazuine dei redditi. 
  • Prescrizione anticipata per le lire: i biglietti e le monete in lire ancora in circolazione si prescrivono in favore dell’Euro con decorrenza immediata (prima il termine era al 28 febbraio 2012). Nelle casse dello Stato entreranno così 1,3 miliardi di euro. 
  • Garanzia dello Stato sulla passività delle banche: il Ministero dell’Economia, fino al 30 giugno 2012, sarà autorizzato a concedere la garanzia statale sulle passività delle banche italiane. 
  • Maggiori contributi per agricoltori e autonomi: aumentano le aliquote contributive per i lavoratori artigiani e i commercianti iscritti alla gestione autonoma dell’Inps (+ 0,3 punti percentuali ogni anno, fino a raggiungere il 22%). 
  • Sconti fisco soggetti a Isee: tutte le agevolazioni e i benefici fiscali saranno soggetti all’Isee, l’indicatore della situazione economica equivalente. Oltre una certa soglia di reddito, inoltre, non verranno più concessi benefit di varia natura fiscale.
Rassegna stampa del 5/12/2011:

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