MANOVRA MONTI: LE PRINCIPALI NOVITÀ NEL MAXI EMENDAMENTO

Presentato il 13 dicembre 2011 alla Commissione Bilancio e Finanze della Camera il maxi emendamento alla Manovra Monti, che contiene numerose novità fiscali.
Il 13 dicembre 2011 è stato presentato alla Commissione Bilancio e Finanze della Camera il maxi emendamento alla Manovra Monti, detta anche “Decreto salva – Italia”. Il testo del maxi emendamento contiene diverse modifiche al testo originario del D.L. n. 201 del 06.12.2011. Tra le principali, quella sull’IMU, che riguarda la possibilità di una ulteriore detrazione per l’abitazione principale in base al numero dei figli a carico. Esaminiamole qui di seguito in sintesi. 
Le modifiche contenute nel maxi emendamento:
IMU: per le famiglie con figli a carico, oltre alla detrazione di € 200 per l’abitazione principale attualmente prevista dal testo del D.L. n. 201/2011, potrebbe essere prevista anche una ulteriore detrazione pari a € 50 per ogni figlio a carico con meno di 26 anni dimorante e residente nell’abitazione principale stessa, fino ad un massimo di € 400 (quindi, l’ulteriore detrazione competerebbe fino ad un massimo di 8 figli); la detrazione massima totale per l’abitazione principale potrebbe, pertanto, passare dai € 200 attualmente previsti ai € 600 (€ 200 come detrazione base + € 400 per i figli a carico);
NUOVO ISEE: il nuovo ISEE dovrebbe tenere maggior conto del reddito dei componenti del nucleo familiare e degli effettivi carichi familiari, in particolare dei figli successivi al secondo;
LIMITE DI € 1.000 ALL'USO DEL CONTANTE: per le infrazioni commesse dal 06.12.2011 al 31.01.2012, non si dovrebbero applicare sanzioni;
BOLLO SUI CONTI CORRENTI E LIBRETTI DI RISPARMIO: attualmente, sugli estratti conto annuali dei conti correnti bancari e postali e dei libretti di risparmio è applicata un’imposta di bollo di € 34,20 per le persone fisiche e di € 73,80 per le imprese e le persone giuridiche; ora, il maxi emendamento potrebbe eliminare l’imposta di bollo di € 34,20 sui conti correnti e sui libretti di risparmio delle persone fisiche con depositi fino a € 5.000, in modo da favorire i cittadini che aprono un conto corrente per effettuare pagamenti con mezzi diversi dal contante; come contropartita, il maxi emendamento potrebbe aumentare a € 100 l’imposta di bollo per le imprese e le persone giuridiche;
CAPITALI SCUDATI: il prelievo “una tantum” sui capitali scudati potrebbe passare dall’1,5%, attualmente previsto dal Decreto salva – Italia, al 2%; in aggiunta, a coloro che intendono mantenere l’anonimato, potrebbe essere applicata un’imposta di bollo speciale annuale pari al:
4‰ per il 2011;
10‰ per il 2012 e 2013;
IMMOBILI DETENUTI ALL’ESTERO: nel caso di immobili “a qualsiasi uso destinati” detenuti all’estero da persone fisiche residenti in Italia, si potrebbe applicare un’imposta pari allo 0,76% del valore dell’immobile, calcolato in base al costo risultante dall’atto di acquisto o dai contratti e, in mancanza, dal valore di mercato. L’imposta sarebbe proporzionale alle quote ed ai mesi dell’anno in cui si è protratto il possesso;
ATTIVITÀ FINANZIARIE DETENUTE ALL’ESTERO: nell’ipotesi di attività finanziarie detenute all’estero da persone fisiche residenti in Italia, si potrebbe applicare un’imposta pari a 0,1% per il 2011 e a 0,15% per il 2012 e 2013; da essa si potrebbe dedurre come credito d’imposta l’eventuale imposta patrimoniale versata allo Stato estero;
IMPOSTA PATRIMONIALE: scongiurata l’ipotesi di un’imposta patrimoniale in senso stretto, in quanto, secondo il Primo Ministro Monti, lo studio di questa richiederebbe troppo tempo e non impedirebbe la fuga di ricchezze all’estero;
TASSA SUL LUSSO:
per le auto di lusso, l’addizionale sul bollo si potrebbe ridurre al:
60% dopo 5 anni dall’immatricolazione;
30% dopo 10 anni;
15% dopo 15 anni; 
fino a scomparire del tutto dopo 20 anni dall'immatricolazione; 
per le barche, la tassa di stanziamento si potrebbe ridurre del:
15% dopo 5 anni;
30% dopo 10 anni;
45% dopo 15 anni;
CONTRIBUTI ARTIGIANI E COMMERCIANTI: il maxi emendamento prevede un ulteriore aumento dell’aliquota contributiva in modo progressivo fino a giungere nel 2018 al 24%(anziché 22%);
LIBERALIZZAZIONI: sfuma l’ipotesi di un rinvio delle liberalizzazioni al 2013, che quindi sembrano confermate per il 2012, compresa la vendita nei supermercati e nelle parafarmacie dei farmaci di fascia C senza obbligo di ricetta; sarebbe, tuttavia, esclusa dalle liberalizzazioni, almeno per ora, la categoria dei tassisti, in quanto si fa riferimento al “trasporto di persone mediante autoservizi pubblici non di linea”, come appunto i taxi; si amplierebbe, tuttavia, l’art. 37 del decreto, in base al quale il Governo è delegato ad adottare entro 6 mesi una compiuta liberalizzazione dei trasporti; nella nuova versione della norma, il riferimento al settore dei trasporti sarebbe generico, e non più limitato ai comparti ferroviario, aereo e marittimo;
RIFORMA DEGLI ORDINI PROFESSIONALI: in base alla Manovra di Ferragosto, gli ordini professionali dovrebbero adeguarsi, entro il 13.08.2013, agli obblighi previsti dalla medesima (quali, abolizione delle tariffe minime, periodo massimo di tirocinio a 18 mesi, equo compenso per i tirocinanti, norme deontologiche più chiare); ora, potrebbe essere previsto che, in caso di ritardo, non decadrà del tutto l’impianto delle norme professionali, ma solo quelle palesemente in contrasto con i nuovi principi;
ISCRIZIONE AL CATASTO FABBRICATI DEI FABBRICATI RURALI: entro il 30.11.2012;
RENDITE CATASTALI PER BANCHE E ASSICURAZIONI: il coefficiente di rivalutazione delle rendite catastali potrebbe passare ad 80, in luogo dell’attuale 60;
RISCOSSIONE EQUITALIA: in caso di difficoltà, potrebbe essere concessa, per una sola volta, una ulteriore dilazione del pagamento e comunque fino ad un massimo di 72 rate mensili, anche variabili, a condizione che non sia intervenuta decadenza. 
Fonte: Fisco e tasse

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