DAL 1 FEBBRAIO SCATTANO LE SANZIONI SULL'UTILIZZO DEL CONTANTE CHE SUPERA I LIMITI DI SOGLIA

Dal 1 febbraio 2012 sono applicabili le sanzioni per il superamento del limite sull'utilizzo del contante.
Il decreto Monti ha portato a euro 999,99 l'importo oltre il quale non è più possibile effettuare pagamenti in contante. Prima del 6 dicembre (data di entrata in vigore del decreto) il limite era di euro 2.500,00.
I problemi che incontreranno le imprese saranno molteplici, soprattutto in riferimento al pagamento degli stipendi ai dipendenti che obbligatoriamente dovranno essere saldati con bonifico o assegno bancario o circolare.
Non sarà neanche più ammesso effettuare i pagamenti degli stipendi in misura frazionata (acconto e saldo a fine mese) come spesso accade soprattutto nelle imprese di piccole dimensioni.
Appare evidente che il datore di lavoro dovrà sollecitare il dipendente all'apertura di un conto corrente bancario (ma il dipendente non è assolutamente obbligato ad aprirlo), oppure rilasciare un assegno a fronte della prestazione lavorativa.
La prescrizione normativa originaria che obbliga all'uso del contante è stata inserita nell'ordinamento dall'articolo 49 del decreto legislativo 231/2007, ma con una soglia molto alta pari a euro 12.500,00. Successivamente la soglia si è abbassata fino ad arrivare agli attuali 1.000,00 introdotti dal decreto Monti "Salva Italia" (D.L. 201/2011).
Relativamente all'aspetto sanzionatorio, dal 1 febbraio 2012, si stabilisce che la sanzione minima è pari a euro 3.000,00. Se l'importo trasferito in contante supera i 50.000,00 il minimo aumenta dall'1% al 5%.
La contestazione della sanzione può avvenire da parte del Ministero o della Guardia di finanza nei 90 giorni dal ricevimento della comunicazione dell'infrazione da parte degli intermediari.
E' importante precisare che il limite al versamento e al prelevamento del contante per somme uguali o superiori a euro 1.000,00 non può trovare applicazione presso la banca o gli istituti postali. 
La materia è complessa, ma in realtà può essere sintetizzata in questo modo: 
  • sono liberi i versamenti e i prelevamenti agli sportelli bancari o postali;
  • vanno limitati a euro 999,99 i trasferimenti tra privati e tra imprese a qualsiasi titolo essi vengano perfezionati. 
Fonte: Studio Stara

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