IMU RIDOTTA PER I FABBRICATI INVENDUTI

Liberalizzazioni: IMU ridotta per i fabbricati invenduti.
L’agevolazione è rivolta esclusivamente alle imprese di costruzioni per un periodo non superiore a tre anni dall'ultimazione dei lavori.

Interventi nel settore immobiliare - Il decreto sulle liberalizzazioni interviene anche nel settore edilizio/immobiliare, con lo scopo di far riprendere un settore attualmente in forte crisi. Nello specifico, l’articolo 56 del decreto legge sulle liberalizzazioni pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 19 del 24 gennaio 2012, con una specifica disposizione consente ai Comuni di dimezzare già da quest’anno la tassazione standard sui magazzini delle imprese di costruzione. In pratica per tali immobili, si avrà la possibilità di avere una IMU ridotta fino al 3,8 per mille. 
Le condizioni - Una prima condizione per poter usufruire della riduzione dell’aliquota, è che il contribuente che paga l’IMU si deve qualificare come un’impresa di costruzione. Ciò significa che può anche svolgere occasionalmente (come cita una Circolare ministeriale del 2 agosto del 1973) attività di produzione di immobili per la successiva vendita, non influendo che la materiale esecuzione sia affidata in tutto o in parte ad altre imprese. 
Fra le attività ricomprese, vanno individuati anche gli interventi di recupero ex art. 3 lettere c), d), e f) del dpr 380/00. Non viene prevista invece nessuna agevolazione per le altre tipologie immobiliari, in particolare per quelle di compravendita. 
Fabbricati destinati alla vendita - I fabbricati oggetto della riduzione dell’aliquota IMU, devono essere destinanti alla vendita e comunque la loro costruzione o il loro recupero deve risultare completato. Altra condizione, fa così riferimento al magazzino prodotti finiti dell’impresa di costruzione o di ristrutturazione. 
Limiti temporali – L’utilizzo dell’aliquota ridotta ha dei limiti temporali, il limite generale è di tre anni, infatti trascorsi 36 mesi dall’ultimazione dei lavori si tornerà a subire il carico tributario pieno (questo escluderà immediatamente o in breve tempo buona parte degli immobili che sono a oggi invenduti). L’agevolazione cesserà, inoltre, nel momento in cui il cespite viene qualificato come immobilizzazione (ad esempio per destinarlo ad uffici aziendali), oppure nell’ipotesi della sua locazione (anche se mantenuto in bilancio perché comunque disponibile nella vendita nell’ambito dell’attivo circolante). 
Sconto gravante sui bilanci dei Comuni - La possibilità di riduzione dell’IMU, si configura come una boccata di ossigeno per le imprese di costruzione, anche se pare che la stessa riduzione, che comunque deve essere deliberata dai Comuni, sembrerebbe gravare esclusivamente sul bilancio degli stessi, infatti non viene modificato l’undicesimo comma dell’articolo 13 del decreto “salva Italia” che impone il riversamento allo Stato della metà dell’Aliquota base a prescindere dalle riduzioni effettuate dagli stessi Comuni.
Fonte: Fiscal Focus

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