ESTRAZIONE A SORTE DEI REVISORI DEGLI ENTI LOCALI

Un emendamento al «Milleproroghe», oggi all’esame del Senato, sposta di 9 mesi l’entrata in vigore del nuovo sistema di nomina.
Il nuovo sistema di nomina dei revisori degli enti locali, che prevede l’estrazione a sorte da un elenco anziché la nomina diretta, non entrerà in vigore prima del 17 giugno 2012. Una proroga voluta dalle Commissioni riunite della Camera che, nell’esaminare il DL 216 del 29 dicembre 2011 (“Milleproroghe”), questa mattina all’esame del Senato, hanno aggiunto il comma 11-bis all’art. 29, andando a modificare quanto previsto dall’art. 16 comma 25 del DL 138/2011, convertito L. 148/2011.
“La manovra di agosto – spiega Giosuè Boldrini, Consigliere nazionale del CNDCEC con delega agli enti locali – stabiliva che, entro due mesi dalla sua entrata in vigore, il Ministero dell’Interno avrebbe dovuto emanare un decreto con il quale venivano stabiliti i criteri per poter entrare a far parte dell’elenco. Entro il 16 novembre scorso (la L. 148/2011 è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 16 settembre 2011, ndr), dunque, sarebbe dovuto arrivare questo decreto che, invece, pare sia stato firmato dal Ministro competente solo a gennaio”.
Un decreto firmato ma mai pubblicato ufficialmente, proprio perché, intanto, le Commissioni riunite della Camera, con un emendamento al Milleproroghe, decidevano di posticipare di altri 9 mesi l’entrata in vigore del nuovo sistema. Fino al 17 giugno 2012, quindi, la nomina dei revisori continuerà ad essere deliberata dai Consigli comunali o provinciali, così come attualmente stabilito dall’art. 234 del TUEL.
Abbastanza per far tornare d’attualità le informative emanate sul tema dal Consiglio nazionale dei dottori commercialisti ed esperti contabili. Il 27 giugno 2011, infatti, il CNDCEC pubblicava l’Informativa n. 53 (si veda “Entro fine 2011 arriverà l’elenco dei revisori di enti locali” del 28 giugno 2011), con cui chiedeva agli Ordini territoriali di predisporre un elenco speciale, da allegare all’Albo e aggiornare annualmente, nel quale inserire i professionisti in possesso di un minimo di crediti formativi (3 per il 2011; 6 per il 2012) nell’area della revisione economico-finanziaria degli enti locali. Un elenco da trasmettere poi a questi ultimi per la scelta dei revisori.
“Quell’Informativa – aggiunge Boldrini – andava nella direzione tracciata dalla bozza di riforma del Codice delle autonomie locali (oggi come allora, approvata dalla Camera ma ancora pendente in Senato, ndr), che introduceva delle modifiche sia riguardo alle modalità di nomina dei revisori, che in merito alla loro formazione specialistica. Insomma, in vista dell’entrata in vigore di quella riforma, avevamo cominciato a sensibilizzare gli Ordini sull’opportunità di segnalare agli enti locali solo gli iscritti che avessero fatto formazione sulla materia”.
Rimangono valide le linee guida emanate dal CNDCEC
Intanto, però, il DL 138/2011 interveniva sulle modalità di nomina dei revisori, introducendo, come detto, il sistema dell’estrazione e subordinando la sua entrata in vigore all’emanazione del decreto da parte del Ministero dell’Interno. Di qui, l’Informativa n. 85 del 22 dicembre 2011 (si veda “Dal CNDCEC, precisazioni sui requisiti formativi per i revisori degli enti locali” del 23 dicembre 2011), con cui il Consiglio nazionale ribadiva che, fino all’entrata in vigore del nuovo sistema, le Linee guida emanate con l’Informativa n. 53 sarebbero rimaste valide.
Validità ulteriormente rinnovata, alla luce della proroga che, con ogni probabilità, verrà disposta dal DL 216/2011. “Questo nuovo rinvio – conclude Boldrini – fa sì che l’Informativa 85 del 2011 mantenga tutta la sua efficacia. Gli Ordini territoriali dovranno continuare a redigere gli elenchi previsti dalle linee guida, di cui all’Informativa n. 53/2011, e poi trasmetterli agli enti locali, che potranno utilizzarli per le nomine che dovessero essere deliberate con la legislazione attualmente in vigore. Così facendo, gli enti locali potranno scegliere solo tra coloro che hanno fatto formazione specifica sulla materia, proprio come dispongono la bozza di riforma del Codice delle autonomie locali e il DL 138/2011 convertito”.
Fonte Eutekne autore Savino GALLO

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