UNICO 2012: LE INDICAZIONI PER L'ACE

Le istruzioni di Unico anticipano il decreto di attuazione previsto dalla legge.
L’ACE e le perdite - In Unico 2012 trova posto anche la nuova misura introdotta, tra le altre, dal decreto salva Italia, ossia l’ACE (Aiuto alla Crescita Economica), ovvero l’agevolazione fiscale, che premia le attività di capitalizzazione escludendo dal reddito di impresa il nuovo capitale immesso sotto forma di denaro o utili posti a riserva. 
Unico definitivo - Le istruzioni definitive di Unico 2012, diversamente da quanto previsto nelle bozze, ridisegnano il quadro in merito all’ACE e introducono un limite pari al patrimonio netto dell'esercizio, che esclude dall'agevolazione i versamenti dei soci effettuati a copertura di perdite eccedenti il capitale. Novità vi sono anche per i soggetti che aderiscono al consolidato o al regime di trasparenza, essendo possibile trasferire alla partecipante o al gruppo la detassazione non utilizzata. 
Maggiori dati per il calcolo dell’agevolazione - Oltre a un maggiore dettaglio dei dati necessari per calcolare l'agevolazione, vi è, nel modello Unico, un campo nel quadro RS dove esporre il valore del patrimonio esistente al termine dell'esercizio. Il dato è richiesto perché in ciascun esercizio la variazione in aumento non può comunque eccedere il patrimonio netto risultante dal relativo bilancio, escluso l'utile del medesimo periodo. Tale indicazione non è presente nella norma, che, proprio su questo punto, si differenzia dalla precedente agevolazione DIT che stabiliva espressamente il limite del patrimonio netto. La precisazione nelle istruzioni dovrebbe anticipare quanto dovrebbe essere stabilito nel decreto di attuazione previsto dal comma 8 dell’articolo 1 del D.L. 201/2011, che avrebbe dovuto già essere emanato. 
Limite del patrimonio netto - Il limite del patrimonio netto riduce l'incentivo per le imprese che ricapitalizzano a fronte di perdite che hanno superato il patrimonio. In questo modo, infatti, i versamenti dei soci per coprire il "sottozero" sono di fatto esclusi dall'agevolazione. Il limite si quantifica senza tenere conto dell'utile dell'esercizio, che dunque non è in grado di controbilanciare il deficit per ripristinare la rilevanza degli apporti. Le perdite ricadono preventivamente sul patrimonio preesistente che non vale per l'agevolazione, una volta azzerato questo importo, esse cominciano a erodere le ricapitalizzazioni rilevanti, influendo sul beneficio. 
Più campi nel modello definitivo - Rispetto al modello in bozza, Unico ufficiale si arricchisce di numerosi campi, per regolare il trasferimento delle eccedenze Ace all'interno del gruppo o nel regime di trasparenza. La detassazione si evidenzia in diminuzione del reddito lordo esposto nel quadro RN (o GN). Le istruzioni prevedono che se la deduzione supera il reddito (o qualora la società sia in perdita), l'eccedenza (in luogo del rinvio a nuovo previsto dalla legge) può essere trasferita al gruppo per essere dedotta dall'imponibile del consolidato nel medesimo anno.
Fonte: Redazione Fiscal Focus

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