LO SPESOMETRO SI TRASFORMA IN ELENCO CLIENTI E FORNITORI

Spesometro: si trasforma in elenco clienti fornitori
Con il Decreto semplificazioni via il limite di 3.000 € per le operazioni fatturate.
Premessa – Niente più spesometro per gli acquisti e i servizi ai fini Iva oltre 3.000 euro per i quali torna invece l'elenco clienti e fornitori che obbliga a comunicare al Fisco l’importo complessivo di tutte le transazioni effettuate con l'obbligo di emissione della fattura. Resta la soglia di 3.600 euro per le operazioni senza obbligo di fattura. Il venir meno del limite di 3.000 euro per le operazioni con emissione di fattura scatta dal 1° gennaio 2012. 
Spesometro – L’art. 21, DL n. 78/2010, aveva introdotto l’obbligo di comunicare telematicamente all’Agenzia delle Entrate le cessioni/acquisti di beni e le prestazioni di servizi rese/ricevute rilevanti ai fini IVA di importo pari o superiore a € 3.000 ovvero € 3.600 (al lordo IVA). L’obbligo, che riguardava sia le operazioni effettuate tra soggetti passivi IVA che quelle effettuate con acquirenti/committenti privati, decorreva dal 2010 e l’invio della comunicazione andava effettuato entro il 30.4 dell’anno successivo a quello di riferimento. 
Criticità – Tale nuovo adempimento ha portato fin da subito un sacco di problematiche. Quello che a detta del legislatore del D.L. 78/2010 sarebbe dovuto essere uno strumento tale “da limitare al massimo l'aggravio per i contribuenti”, si è invece rivelato un procedimento pieno di incognite. Probabilmente la causa dei problemi va ricercata proprio nella volontà dell'amministrazione di creare un sistema facile e poco invasivo, intento che ha portato alla determinazione di “soglie di rilevanza” attraverso le quali è stato tracciato a 3.000/3.600 il campo di applicazione della normativa. La verifica di tale requisito è risultata oltremodo complicata per via delle complesse casistiche che si possono verificare nella realtà. 
La somma delle operazioni - L'utilizzo di queste soglie, di per sé semplice anche per un sistema informatico, ha evidenziato complicazioni insormontabili per il fatto che il provvedimento attuativo dell'Agenzia delle Entrate emanato il 22 dicembre 2010 richiedeva, per individuare le operazioni da comunicare e quelle escluse, di cumulare tutte le fatture (emesse e ricevute) riferite a contratti tra loro collegati o comunque continuativi. 
Decreto semplificazioni – Alla luce dei molti problemi sorti, il Governo ha deciso di accogliere le richieste degli operatori e di semplificare la comunicazione. Il decreto sulle semplificazioni fiscali approvato venerdì 24 febbraio dal Governo ha, quindi, previsto che nello “spesometro” le operazioni soggette a obbligo di fatturazione dovranno essere comunicate non analiticamente, ma per l’ammontare complessivo (annuo) di ciascun cliente e fornitore, quale che sia l’importo della singola operazione. Nella sostanza lo spesometro diventa il vecchio elenco clienti e fornitori. La soglia di 3.600 euro per le operazioni senza obbligo di fattura resta invece invariata. 
Decorrenza - Dal testo legislativo risulta che la novità decorre dal 1° gennaio 2012. Tale disposizione non risulta però chiara, in quanto non si riesce a capire se la modifica riguardi le operazioni poste in essere dal 2012 oppure anche la comunicazione da trasmettere entro il 30 aprile 2012 per le operazioni del 2011.
Fonte: Redazione Fiscal Focus

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