RIVOLUZIONE IN ARRIVO PER IL REDDITO DI IMPRESA

ROMA - Ecco la delega. E con tante novità. Dall'addio all'Ires (l'imposta sul reddito delle società) che sarà sostituita dall'Iri (la nuova imposta sul reddito imprenditoriale), alla nuova tassazione ambientale, in grado di assicurare un doppio dividendo sia per la riduzione delle emissioni nocive sia per una redistribuzione del carico fiscale compatibile con un sviluppo sostenibile. Ci sono poi la revisione dei regimi fiscali, degli interpelli, dell'assistenza fiscale, del contenzioso, delle sanzioni penali e del catasto. Rilancio, poi, per la lotta all'evasione e all'elusione fiscale, accompagnata dal riordino delle tax expenditures.
Ma soprattutto c'è la conferma che i recuperi della lotta all'evasione saranno redistribuire a chi le tasse le paga correttamente: le risorse saranno restituite a cittadini e imprenditori onesti sotto forma di sgravi, premiando soprattutto quelli sottoposti a un prelievo maggiore. È quanto prevede la bozza della delega fiscale messa a punto dal Governo Monti e presentata giovedì sera nel corso del vertice politico con i leader di Pd, Pdl e Udc. Ieri nel corso del Consiglio dei ministri è stato annunciato che il varo dei 17 articoli del provvedimento avverrà per la fine della prossima settimana.
Per attuare la riforma, si legge nell'articolo 1, il Governo si concede 9 mesi di tempo per emanare uno o più decreti legislativi. Tre sono i capi: il primo è dedicato all'equità e alla razionalità del sistema; il secondo all'evasione e all'elusione e al rapporto tra fisco e contribuenti; il terzo rivede la tassazione in funzione della crescita dell'internazionalizzazione delle imprese e la tutela dell'ambiente.
L'equità fiscale passa soprattutto per la riforma del catasto e del prelievo sugli immobili che in futuro dovrà: far riferimento a valori medi ordinari espressi «dal mercato in un arco temporale triennale»; definire gli ambiti territoriali del mercato immobiliare; rideterminare le destinazioni d'uso catastali ordinarie e speciali; determinare il valore patrimoniale medio ordinario (per i dettagli si rinvia al servizio della pagina a fianco). Oltre al riordino delle agevolazioni e degli sconti concessi dal Fisco, la delega prevede il monitoraggio annuale dell'erosione e dell'evasione fiscale: in questo modo sarà possibile alimentare il fondo per la riduzione della pressione fiscale previsto dall'articolo 5. Nel secondo capitolo sul contrasto all'evasione fiscale viene disciplinato l'abuso del diritto e l'elusione fiscale. Saranno contrastate le pianificazioni fiscali prive di adeguate finalità economiche.
Misure ad hoc saranno previste per gestire il rischio fiscale, così come la governance aziendale. In sostanza si prevede una maggiore cooperazione tra amministrazione finanziaria e aziende in grado di prevedere sistemi aziendali strutturati di gestione e di controllo del rischio fiscale. Ci saranno il rilancio del tutoraggio e la revisione degli interpelli, così da assicurare una maggiore tutela giuridica. Con l'articolo 8 vengono fissati i principi per una «revisione sistematica» dei regimi fiscali soprattutto nell'ottica di eliminare inutili adempimenti. La revisione riguarderà anche i compiti dei sostituti d'imposta e dei Caf. La delega riscriverà anche il sistema sanzionatorio e in particolare quello penale. L'obiettivo è quello di ricalibrare le sanzioni secondo criteri di predeterminazione e proporzionalità rispetto alla gravità dei comportamenti. Sarà esclusa «la rilevanza penale per i comportamenti ascrivibili all'elusione fiscale» e sarà rivisto il regime della dichiarazione infedele e del sistema sanzionatorio amministrativo.
Molto atteso dalle imprese, soprattutto in termini di certezza del diritto, la previsione dell'articolo 9 secondo cui la riforma porterà alla «definizione applicativa della disciplina del raddoppio dei termini». Il raddoppio dei termini si verifica soltanto in presenza di effettivo invio della denuncia dell'articolo 331 del Cpp «effettuato entro il termine correlato allo spirare del termine ordinario di decadenza». Sarà ulteriormente rafforzata l'attività conoscitiva e di controllo. In questo senso sarà potenziata la tracciabilità dei pagamenti così come l'utilizzo della fattura elettronica. Non solo. L'accertamento sintetico ai fini Irpef avrà rilevanza anche ai fini del rispetto degli obblighi contributivi o di altre imposte in relazione all'attività svolta dal contribuente. La grande rivoluzione della delega arriva con l'addio al l'Ires e l'introduzione di un'imposta sul reddito imprenditoriale. In sostanza si punta a separare la tassazione dell'impresa da quella dell'imprenditore o del professionista. Ci sarà così una tassa allo stesso modo tutte le imprese (e professioni) indipendentemente dalla forma giuridica (individuale, società di persone o di capitali).
Particolare rilievo assumerà anche l'articolo 13 con la razionalizzazione del reddito d'impresa. In questo senso si punta alla revisione dei sistemi di deducibilità degli ammortamenti, nonché dei costi sostenuti in Paesi black list, nonché il regime delle perdite su crediti. Arriverà anche in Italia una carbon tax, il cui gettito dovrà essere utilizzato «prioritariamente per rivedere il sistema di finanziamento delle fonti rinnovabili. Infine, la clausola di salvaguardia: ovvero la delega che riscriverà il nuovo Fisco non dovrà pesare sui conti pubblici.
Fonte: il sole 24 ore 17/3/2012
I PILASTRI DELLA DELEGA

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