CREDITO TELEFONICO SOTTO IL CONTROLLO DEL FISCO

Il 19 aprile scorso il direttore dell'Agenzia delle Entrate, Attilio Befera, ha firmato il provvedimento che obbliga gli operatori telefonici ad inviare attraverso il servizio telematico Entratel le informazioni relative ai servizi di telefonia fissa, mobile e satellitare relativi alle utenze, ai consumi fatturati e al credito acquistato dei contribuenti italiani. 
La scadenza prevista è una data conosciuta dagli operatori tributari (30.09.2012) per l’anno 2011 e il 30.04.2013 a regime per l’anno 2012. 
Ciò che ormai è chiaro è che in Italia l’Anagrafe tributaria sta diventando un archivio sempre più ricco di informazioni e che tali dati verranno trattati in forma anonima da operatori selezionati e, come garantito, utilizzati solo in occasione di accertamento da parte del Fisco (con il Garante della Privacy che firma i vari provvedimenti “tappandosi il naso” in nome della crisi economica). 
Quali sono e saranno gli strumenti che il legislatore ha introdotto in questi anni per arricchire il proprio archivio? 
Il Redditest - Il Redditest, nuovo software che verrà pubblicato a giugno 2012, ci dirà a quanto ammonta il reddito delle persone fisiche ricostruito dall’Agenzia, in base ai dati immessi dal contribuente (spese effettuate nel 2011 di ogni tipo e possesso di beni patrimoniali come autoveicoli, barche superiori ai 3 metri, aeromobili, ecc.). 
Spesometro - Nuova comunicazione introdotta dall’art.21 del D.L. n. 78/10, poi modificata dal D.L. n. 16/2012 per l’invio delle operazioni rilevanti ai fini IVA (prestazioni di servizi resi/ricevuti e acquisto/cessione di beni, effettuate anche nei confronti dei privati) con determinate soglie per anno.
Comunicazione beni ai soci e finanziamenti - Il D.L. n. 138 del 2011 ha introdotto uno specifico obbligo di comunicazione all’Agenzia delle Entrate dei dati relativi all’utilizzo dei beni d’impresa da parte dei soci (autoveicoli, immobili, ecc.). Seppur il legislatore non l’abbia previsto, l’Agenzia ha poi esteso l’ambito della comunicazione anche ai finanziamenti e i versamenti effettuati o ricevuti dai soci, indipendentemente dal fatto che tali operazioni siano volte all’acquisizione di beni strumentali, poi concessi in godimento ai soci. 
Comunicazioni black list e Intrastat - Ogni acquisto o cessione superiore ai 500 euro effettuati nei confronti di operatori comunitari o nei confronti di operatori aventi sede o stabile organizzazione in Paesi a fiscalità privilegiata vanno comunicati al Fisco tramite appositi modelli. 
Intermediari finanziari - Invio delle informazioni da parte di intermediari finanziari al Fisco sulle posizioni dei singoli contribuenti (banche, assicurazioni, ecc.) 
Comunicazione beni in leasing, ecc. - Il delicato equilibrio che esiste tra poteri del Fisco e diritti dei contribuenti sembra vacillare ogni giorno di più. Se in nome della lotta all’evasione (obiettivo nobile e giusto) vengono introdotte norme che ledono i diritti dello Statuto del Contribuente prima e della Costituzione poi, è evidente che si deve trattare di un periodo transitorio. 
Una dieta drastica può essere utile per purificare dagli eccessi, ma la sensazione è che il cittadino stia andando verso una situazione di costante mancanza di risorse all’interno di uno stato tecnocratico che conosce ogni sua singola mossa, che ne ha fatto un preciso identikit. 
Questi strumenti se considerati nel loro insieme, permettono al Grande Fratello dell’Amministrazione finanziaria di collegare ogni singola uscita od entrata finanziaria a un reddito dichiarato (o non dichiarato) e di confrontarlo con quello da lei stessa ricostruito; ma tutti questi dati dettagliati di cui fruisce il Fisco riguardano ogni aspetto della vita del contribuente (si tratta di quei famosi “dati sensibili” che ogni operatore del settore deve tutelare con misura di sicurezza ad hoc nei propri studi). E’ chiaro che devono essere prese delle misure idonee a tenere alta l’attenzione da parte di chi li utilizza quei dati e magari anche dei profili di responsabilità nel caso di cattivo utilizzo. 
L’Agenzia ha affermato che le informazioni raccolte verranno utilizzate «al fine della valutazione della capacità contributiva, nel rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali dei contribuenti». Ci contiamo.
Fonte: Fiscal Focus Autore Carla De Luca

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