MODELLO 730: NOVITÀ

L'Agenzia delle Entrate ha diffuso la bozza del modello 730/2012, che recepisce tutta una serie di novità introdotte nel periodo di imposta 2011, offrendo la possibilità di indicare gli affitti con la cedolare secca, il contributo di solidarietà, la proroga degli incrementi di produttività nonché il debutto dell'IMU.

L’emanazione della bozza del modello 730/2012 il 22 dicembre scorso permette di analizzare tutte le novità introdotte dalle varie riforme normative, nonché di evidenziare come alcuni quadri siano stati ampliati per accogliere la cedolare secca, l’IMU, il differimento di 17 punti percentuali dell’acconto IRPEF che - si ricorda - poteva essere versato in misura dell’82% in luogo del 99%.
Giova evidenziare che la redazione del modello 730 (a differenza della redazione del modello UNICO) consente di pagare o di fruire di crediti d’imposta direttamente nella propria busta paga oppure sull’erogazione della propria pensione.
Tale condizione, ovviamente, implica che il soggetto che presenta il modello 730 sia titolare di un rapporto di lavoro oppure essere pensionato, in quanto deve avere un sostituto di imposta che effettui i relativi conguagli a credito oppure a debito.
Nel caso in cui il dipendente si trovi nelle condizioni di un contratto di lavoro a tempo determinato inferiore all’anno, potrà rivolgersi al proprio sostituto di imposta se il rapporto di lavoro è durato almeno da aprile a luglio 2012.
Per quanto riguarda le relative scadenze per la presentazione del modello, si evidenzia quella del 30 aprile 2012 per tutti coloro che lo presentano al proprio sostituto di imposta, quella del 31 maggio 2012 per chi si avvale di un centro assistenza fiscale o di un professionista abilitato che si occuperà della eventuale redazione e trasmissione del modello.
In sintesi le novità del Modello 730/2012 sono le seguenti:
1) cedolare secca del 21% o del 19% sulle locazioni degli immobili ad uso abitativo;
2) proroga degli incrementi di produttività che scontano imposta sostitutiva del 10% sino al relativo limite di 6 euro lordi;
3) contributo di solidarietà per i contribuenti che superano la soglia di euro 300.000, con l’applicazione del 3% sul superamento di tale importo;
4) introduzione nel quadro I dell’IMU, per l’utilizzo dei crediti di imposta;
5) differimento di 17 punti percentuali dell’acconto IRPEF per il 2011, che in sede di versamento poteva essere effettuato all’82% anziché al 99%;
6) differimento di 17 punti per la cedolare secca relativa all’anno 2011 che poteva essere versata al 68% in luogo dell’85%.In particolar modo, si analizzano di seguito alcuni quadri maggiormente colpiti dalle modifiche normative.
Si tratta, nello specifico, di:
Quadro B - Cedolare secca
Quadro E - 36%
Quadro F - Acconti di imposta
Quadro I - IMU
Per quanto riguarda il Quadro B (cedolare secca), bisogna barrare nel quadro B destinato ad accogliere i “redditi dei fabbricati”, la casella nella colonna 11 nel caso di applicazione della cedolare secca sugli immobili ad uso abitativo. Nel caso de quo si ricorda che l’aliquota applicabile può essere del 19% o del 21% e dipende dalla tipologia di contratto di affitto sottoscritto, qualora fosse applicata l’aliquota del 21% ci troviamo di fronte a contratti a canone libero.
Per quanto riguarda il Quadro E, l’applicazione dello sconto IRPEF del 36%, implica la compilazione delle sezioni IIIA e IIIB. A differenza dei precedenti anni, questa sezione è stata implementata dal fatto che dovranno essere inseriti i dati catastali degli immobili che fruiranno della detrazione.
Giova evidenziare che, per i lavori di ristrutturazione edilizia, a seguito del D.L. n. 70/2011, non è più necessaria la comunicazione rilevante ai fini della fruizione dell’agevolazione, da inoltrare all’Agenzia delle Entrate di Pescara, peraltro, nel caso in cui il contribuente abbia comunque adempiuto a quest’obbligo venuto meno, potrà compilare la casella 2 del rigo E51, dandone comunicazione ed evitando di inserire i dati catastali dell’immobile. 
Schema
Per quanto riguarda il Quadro F, destinato ad accogliere gli acconti eseguiti per l’anno 2011, in materia di IRPEF e di cedolare secca ed addizionale comunale trattenuta con il modello 730/2011, troviamo il calcolo dell’acconto per il 2012 della cedolare.
In ultimo, trova spazio l’introduzione dell’IMU, all’interno del Quadro I; l’IMU, come noto, andrà a sostituire nel 2012 l’ICI. Nel quadro I sarà possibile indicare gli importi a credito 2012 che si intenderà utilizzare o compensare nel modello F24.
Fonte: Microsoft PMI.com

Commenti