COMPENSAZIONE CREDITI/DEBITI P.A.

La risposta ad una interrogazione parlamentare ha confermato la prossima pubblicazione del decreto
Premessa – Sembra in dirittura d’arrivo il provvedimento legislativo che consente alle imprese di compensare i crediti vantati nei confronti della Pubblica amministrazione con i debiti erariali. Lo schema di decreto attuativo delle disposizioni dell'art. 28-quater del D.P.R. n. 602/73, aggiunte dal D.L. n. 78/2010, è infatti all'attenzione dell'Agenzia delle entrate. Lo ha dichiarato il sottosegretario all'Economia, Vieri Ceriani, rispondendo al question time del 9 maggio. 
La preparazione del Decreto – Il Ministero dell'Economia e l’Agenzia delle Entrate sono alle prese con la difficile istruttoria del provvedimento che avrebbe dovuto attivare, dal primo gennaio 2011, lo scambio fra le cartelle esattoriali e i crediti vantati dai fornitori della pubblica amministrazione. Il meccanismo di compensazione diretta fra obblighi tributari e crediti non tributari, fortemente voluto dal mondo delle piccole e medie imprese, rischiava, però, ritardi dovuti alla complessa riorganizzazione amministrativa che comporta e per questioni di copertura. 
La compensazione - Ricordiamo che questo strumento, fortemente sostenuto dalle imprese e dalle associazioni di categoria, è stato introdotto, attraverso il decreto legge 78/2010, convertito dalla Legge 122/2010, il quale prevede che “i crediti non prescritti, certi, liquidi ed esigibili, maturati nei confronti delle regioni, degli enti locali e degli enti del Servizio sanitario nazionale per somministrazione, forniture e appalti, possono essere compensati con le somme dovute a seguito di iscrizione a ruolo”. 
L’entità della compensazione - Secondo le stime circolate lo scorso anno, i nuovi meccanismi di compensazione extra-tributaria avrebbero potuto rimettere in circolo tra i 60 e i 70 miliardi di euro (40 miliardi nel solo settore sanitario). 
Il prossimo arrivo del Decreto - Il sottosegretario all'Economia, Vieri Ceriani, rispondendo al question time del 9 maggio in commissione Finanze della Camera ha comunque confermato che il decreto è in dirittura d’arrivo affermando che “lo schema di provvedimento attuativo della norma citata è attualmente all'attenzione dell'Agenzia delle Entrate”. 
Le criticità del provvedimento – Secondo il Ministero, sono due le criticità che stanno rallentando l’iter del decreto attuativo che dovrebbe “sbloccare” le compensazioni. La prima criticità è legata alla certificazione del credito che l’impresa deve ottenere dallo stesso ente debitore, certificazione che dovrebbe essere rilasciata entro 20 giorni e che invece molto difficilmente viene concessa, come sottolineano gli operatori. 
La seconda connessa al fatto che la compensazione è possibile solo con debiti iscritti a ruolo, vale a dire per somme già gravate da interessi e sanzioni, perciò maggiorate di una percentuale che può arrivare fino al 30 per cento.
Autore: Redazione Fiscal Focus

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