RAVVEDIMENTO SPESOMETRO INVIATO IN RITARDO

Spesometro: ravvedimento confermato?
Lo Spesometro inviato in ritardo (oltre la data del 30 aprile 2012) può essere sanato pagando entro il 30 maggio la sanzione ridotta a un ottavo del minimo edittale pari a 32,00 euro, con F24 riportando il codice tributo “8911” con anno di riferimento l’imposta (2011). 
La quietanza di versamento va poi conservata al fine di essere presentata in caso di contestazione dell'Amministrazione finanziaria. La sanzione è quella relativa alle violazioni tributarie generiche. Prima la si versa e più facile diventa per l’Amministrazione finanziaria agganciare il codice tributo alla violazione. 
I vari uffici dell’Agenzia delle Entrate hanno in questi giorni fornito risposte contraddittorie, alcuni interpretando la Circolare 24/E par. 5 in maniera restrittiva (considerando il ravvedimento collegato alla sola comunicazione rettificativa), altri estensiva permettendo il ravvedimento anche in caso di omissione (si pensi all’invio del file telematico poi scartato e non più rinviato nei 5 giorni). Risultato? Il caos. 
Il riferimento al Ravvedimento Operoso che fa la Circolare ha avuto una collocazione non adatta al concetto che voleva comunicare ai contribuenti. Il comma relativo al ravvedimento è infatti quello subito successivo alla comunicazione integrativa, quella inviata con dati errati, ma comunque trasmessa. I funzionari degli uffici e i contribuenti potevano quindi interpretare il ravvedimento utile solo per una comunicazione integrativa, atta a correggere gli errori di quella precedente. 
I dubbi sono stati alimentati anche dal tipo di documento che andava inviato all'Amministrazione. Una comunicazione e non una dichiarazione vera e propria. 
In generale, quindi, il concetto è che tutte le violazioni tributarie sono sanabili a eccezione della Comunicazione IVA e se gli Uffici hanno avuto grossi dubbi, per gli esperti del settore non è andata meglio. Sul forum di Fiscal Focus si è aperto un dibattito in merito all’articolo pubblicato qualche giorno fa che ammetteva il ravvedimento e così è successo sulle testate specializzate. 
Rimaniamo comunque in attesa di un chiarimento da parte dell’Agenzia in tal senso.
Fonte: Fiscal Focus autore Carla De Luca

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