Utilizzo delle perdite in UNICO 2012 per «azzerare» il reddito

Non essendo previsto alcun ordine di priorità, è possibile utilizzare un mix di perdite a misura «piena» e «limitata»
A seguito delle modifiche apportate con l’art. 23, comma 9 del DL 6 luglio 2011 n. 98 (conv. L. 15 luglio 2011 n. 111) ai commi 1 e 2 dell’art. 84 del TUIR, recanti i criteri di utilizzo delle perdite fiscali in ambito IRES, il modello UNICO 2012 ha accolto la nuova disciplina di riporto delle perdite, modificando i quadri RN e RS (si veda “Perdite in misura piena e limitata in UNICO 2012 SC” del 15 febbraio 2012).
Un aspetto particolarmente interessante della nuova disciplina di riporto delle perdite è rappresentato dal fatto che, se, in presenza di redditi d’impresa capienti, l’utilizzazione delle perdite fiscali disponibili è “obbligatoria”, resta invece libera per il contribuente la scelta circa la “natura” delle perdite fiscali da utilizzare in compensazione.
Secondo quanto chiarito dall’Agenzia delle Entrate in occasione di Telefisco 2012, infatti, l’art. 84 del TUIR non stabilisce alcun ordine di priorità nell’utilizzo qualora il contribuente disponga di perdite pregresse:
- in parte riferibili ai primi tre periodi d’imposta (utilizzabili in misura piena);
- in parte ai periodi d’imposta successivi (utilizzabili nel limite dell’80% del reddito imponibile).
In assenza di regole al riguardo, l’Agenzia delle Entrate ritiene che il contribuente abbia la facoltà (e non l’obbligo) di utilizzare prioritariamente le perdite relative ai primi tre periodi d’imposta potendo, in alternativa, scegliere di impiegare dapprima quelle maturate negli esercizi successivi.
Una linea dottrinale che sembra ormai consolidata consente, attraverso l’utilizzo di un “mix” di perdite a riporto pieno e di perdite a riporto limitato, di azzerare completamente il reddito imponibile.
Resta fermo che, a prescindere dalla scelta operata, ai fini del calcolo del limite forfetario dell’80%, il predetto limite va calcolato sul reddito al lordo e non al netto delle perdite relative ai prime tre periodi d’imposta. In ogni caso le perdite devono essere complessivamente utilizzate fino a concorrenza del reddito imponibile.
Utilizzo “congiunto” delle perdite
Per meglio comprendere la questione, si consideri il seguente esempio numerico.
La società Alfa ha perdite pregresse a riporto illimitato (generate, quindi, nei primi tre periodi d’imposta) pari a 3.000 euro e perdite a riporto limitato di ammontare pari a 8.500 euro; il reddito dell’esercizio 2011, ante compensazione, è pari a 10.000 euro. Di conseguenza, le perdite a riporto limitato sono utilizzabili soltanto per 8.000 euro (l’80% di 10.000).
Utilizzando 8.000 euro di perdite a riporto limitato e 2.000 euro di perdite a riporto pieno sembra possibile, quindi, azzerare il reddito imponibile dell’esercizio.
Inoltre, verranno rinviate agli esercizi successivi 500 euro di perdite a riporto limitato e 1.000 euro di perdite a riporto illimitato. A tal fine, occorre compilare il prospetto di riporto delle perdite contenuto nel quadro RS del modello UNICO 2012 SC, mantenendo la distinzione in base all’utilizzo in misura “limitata” (rigo RS44) e in misura “piena” (rigo RS45) delle stesse.
Per ulteriori approfondimenti sulla tematica, si veda il capitolo “Il nuovo regime delle perdite” del Quaderno Eutekne “Le novità della dichiarazione dei redditi UNICO 2012”.
Fonte: Eutekne autore Pamela Alberti

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