Equitalia: aggio scende all’8%

I tagli alla spesa pubblica non risparmiano il Concessionario per la riscossione


Spending review. Sui ruoli emessi dal 1° gennaio 2013, scende di un punto la percentuale di aggio sulle somme riscosse dalle società agenti del servizio nazionale della riscossione. Lo prevede l’art. 5 del Decreto Legge 6 luglio 2012, n. 95, recante “Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini”. 
Aggio al 9%. Attualmente la misura dell’aggio – ovvero della somma che l’agente di norma percepisce per la sua attività di riscossione - è fissata al 9% e grava integralmente sul debitore in caso di morosità (ossia dopo il sessantesimo giorno dalla notifica della cartella) e per il 4,65% nel caso di pagamento entro i 60 giorni dalla notifica della cartella. In tale ultimo caso, l’onere residuo del 4,35% è a carico dell’ente creditore. 
I numeri. Secondo le stime fornite dalla relazione tecnica di accompagnamento al D.L. 95/2012, nel 2011 il gruppo Equitalia S.p.a. ha incassato aggi “per 670 milioni di euro di cui circa 220 milioni è la quota a carico degli enti della P.A. in quanto riferibili a riscossioni effettuate nei sessanta giorni per carichi erariali. Tale quota rappresenta circa il 33% del totale dell’aggio”. Con la riduzione dell’aggio all’8% a partire dal 2013, il legislatore mira a un risparmio su base annua valutato in circa 50 milioni di euro. 
Ulteriore riduzione. Si segnala, infine, che in presenza dell’accertamento di maggiori risorse rispetto a quanto considerato nei saldi tendenziali di finanza pubblica, quindi nella misura in cui si accerti un miglioramento dei predetti saldi, correlato anche al processo di ottimizzazione ed efficientamento nella riscossione dei tributi e di riduzione dei costi di funzionamento del gruppo Equitalia, sarà possibile procedere a un’ulteriore riduzione dell’aggio “fino a un massimo di quattro punti percentuali”.
Autore: Redazione Fiscal Focus

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