Studi di settore: dubbi sui controlli previsti dalla manovra

Con la limitazione del regime premiale a 55 studi rimane l’incertezza di quali siano i soggetti colpiti

Premessa – Con un recente intervento (Provvedimento del 12.07.2012) l’Agenzia delle Entrate ha individuato gli studi di settore interessati dal c.d. “regime premiale” istituito dal D.L. 201/2011. Secondo il provvedimento, per il 2011 i benefici previsti da tale disposizione legislativa potranno essere usufruiti soltanto dai contribuenti congrui, coerenti e fedeli appartenenti a 55 studi di settore (rispetto ai 206 applicabili per tale anno). Alla luce di tale limitazione l’Agenzia dovrà chiarire se l’intensificazione dei controlli prevista dal D.L. 201/2011 per i soggetti non congrui e coerenti è limitata ai 55 studi di settore individuati dal Provvedimento 12.7.2012. 
D.L. 201/2011 - La norma, contenuta nel Salva Italia (art. 10 D.L. 201/2011), stabilisce che per i contribuenti che dichiarano, anche per effetto dell’adeguamento, ricavi o compensi in misura uguale o superiore alle stime degli studi di settore, che risultano coerenti agli indicatori previsti dai relativi Decreti di approvazione degli studi e sono in regola con gli obblighi di comunicazione, sono preclusi gli accertamenti analitico-presuntivi. Sono, inoltre, ridotti di un anno i termini di decadenza per l’attività di accertamento e la determinazione sintetica del reddito complessivo (articolo 38 del D.P.R. 600/1973) è ammessa a condizione che lo stesso ecceda di almeno un terzo (invece che un quinto) quello dichiarato. 
Provvedimento 12.07.2012 - Recentemente l’Agenzia delle Entrate, così come disposto dal comma 12 del citato art. 10, con il Provvedimento 12.7.2012 ha fornito le disposizioni attuative del regime in esame e in particolare l’elenco degli studi di settore che possono beneficiare dello stesso. Con il citato Provvedimento è stato, quindi, disposto che per il 2011 il regime in commento è limitato a 55 studi di settore (rispetto a un totale di 206 studi applicabili). 
Intensificazione dei controlli - Individuati gli studi di settore che possono usufruire del “regime premiale” si pone la questione circa l’ambito di applicazione del comma 11 del citato art. 10 in relazione all’intensificazione e alle modalità dell’attività di controllo da parte dell’Agenzia delle Entrate e della Guardia di Finanza (prioritario utilizzo delle indagini finanziarie). In particolare il citato comma 11 dispone espressamente che: “con riguardo ai contribuenti soggetti al regime di accertamento basato sugli studi di settore, […] per i quali non si rende applicabile la disposizione di cui al comma 9, l’Agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza destinano parte della capacità operativa alla effettuazione di specifici piani di controllo […]. Nei confronti dei contribuenti che dichiarano ricavi o compensi inferiori a quelli risultanti dall’applicazione degli studi di settore e per i quali non ricorra la condizione di cui alla lettera b) del precedente comma 10, i controlli sono svolti prioritariamente” tramite le indagini finanziarie. L’Agenzia dovrà chiarire se quanto sopra è limitato ai 55 studi di settore individuati dal Provvedimento 12.7.2012 (ai quali è “applicabile” il regime in esame), pertanto se i contribuenti che applicano i rimanenti 151 studi di settore possano ritenersi esclusi non solo se “virtuosi”, ma anche se “non virtuosi”.
Autore: Redazione Fiscal Focus

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