PRESTAZIONI OCCASIONALI: introdotto il limite complessivo di 5.000 euro annui per anno solare

Con i commi 32 e 33 dell’art. 1 della legge n. 92 del 2012 (riforma del lavoro Fornero), il legislatore ha voluto fortemente modificare e riscrivere gli articoli n. 70 e 72 del D. Lgs. n. 276 del 2003 (la riforma Biagi). Le novità introdotte sulla disciplina del lavoro accessorio sono importanti e, come per gli altri contratti, l’intervento è diretto a combattere l’utilizzo elusivo del lavoro occasionale di tipo accessorio. 
L’obiettivo è favorire la regolarizzazione di questi rapporti tra datore di lavoro e lavoratore. 
Ecco le principali novità introdotte dalla riforma Fornero.
Limite complessivo di 5.000 euro per anno solare in relazione al lavoratore non al committente
“Per prestazioni di lavoro accessorio si intendono attività lavorative di natura meramente occasionale che non danno luogo, con riferimento  alla totalità dei committenti, a compensi superiori a 5.000 euro nel corso di un anno solare, annualmente rivalutati sulla base della variazione dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie  degli operai e degli impiegati intercorsa nell’anno precedente”.
Questo nuovo limite rispetto al precedente non è più di 5.000 euro per ogni committente, ma per singolo lavoratore indipendentemente dal numero dei committenti. 
In pratica, se prima era possibile al lavoratore accumulare 4.999 euro di compensi per più di un committente andando così ben oltre i 5.000 euro, dal 18 luglio 2012 data di entrata in vigore della legge, il limite imposto dalla riforma Fornero ora è di 5.000 di reddito del lavoratore, per anno solare e sommando tutti i committenti. Massimo 5.000 euro nel totale annuo (anno solare, 1 gennaio – 31 dicembre).
La necessità di prevedere questo limite complessivo nasce da motivazioni anche di natura fiscale, visto che i redditi sono considerati fiscalmente esenti. 
Con la somma illimitata dei voucher ricevuti dai vari committenti, nel limite di 5.000 per ognuno, consentiva al lavoratore il possibile accumulo di voucher e di reddito molto più alto di 5.000 euro e con una esenzione fiscale.
Lavoratori stranieri: compenso rilevante permesso di soggiorno. 
Un’altra novità è che i compensi dei lavoratori stranieri percepiti nell’ambito del lavoro accessorio sono rilevanti nel calcolo del reddito ai fini del rilascio o del rinnovo del permesso di soggiorno.
2.000 euro di compenso massimo dai professionisti e imprenditori: “Fermo restando il limite complessivo di 5.000 euro nel corso di un anno solare, nei confronti dei committenti imprenditori commerciali o  professionisti, le attività lavorative di lavoro accessorio possono essere svolte a favore di ciascun singolo committente per compensi non superiori a 2.000 euro, rivalutati annualmente” sempre sulla base della variazione dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie  degli operai e degli impiegati intercorsa nell’anno precedente.
Viene quindi introdotto un altro limite ai compensi ricevuti dai lavoratori per l’attività accessoria. 
Il compenso per le prestazioni svolte nei confronti di imprenditori commerciali o dei professionisti non potrà superare i 2.000 euro annui di voucher ricevuti per ciascun committente, sempre nel limite massimo dei compensi annui fissato a 5.000 euro.
Fonte: job.fanpage.it autore Antonio Barbato
Vedi anche Circolare Ministero
Vedi anche Legge Fornero

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