Legge di Stabilità: cambia il tetto delle detrazioni

Ancora non chiaro l’ambito d’intervento relativo ad alcune spese come quelle sanitarie
Detrazioni rimodulate -Tra le disposizioni che sono previste nel testo sul decreto relativo alla Legge di Stabilità, sono presenti anche degli interventi che riguardano la rimodulazione delle detrazioni, che insieme all'aumento dell'Iva, contribuiscono all’equilibrio finanziario della Legge di Stabilità. In particolare è previsto un tetto di 3.000 euro per gli sconti fiscali relativi alle detrazioni non potendosi così ottenere sconti per cifre superiori. Non sono interessati gli sconti per il lavoro dipendente, i carichi familiari, le ristrutturazioni e gli interventi di risparmio energetico. Le nuove regole fisseranno in 3mila euro il limite massimo alle detrazioni ottenibili con le varie voci di spesa che oggi generano sconti dall'imposta, e che nel quadro attuale sono soggette a limiti diversi fra di loro. Le voci sono quelle indicate nell’articolo 15 del TUIR, ma non saranno tutte interessate, quasi certamente saranno compresi i mutui e per esempio le spese sportive. 
Il quadro attuale – Attualmente il Fisco riconosce a una serie di spese uno sconto sotto forma di detrazione dall'imposta. Nella maggior parte dei casi, la detrazione permette di sottrarre all'Irpef il 19% della spesa (ma esistono anche detrazioni del 20%, come per esempio per l'acquisto di frigoriferi o motori ad alta efficienza energetica), entro un tetto che può variare da spesa a spesa. 
Ad esempio per un mutuo sull’abitazione principale, si può far scontare dal Fisco gli oneri sostenuti per gli interessi, entro un massimo di 4mila euro, lo sconto, quindi oggi non può superare i 760 euro, cioè il 19% di 4mila. 
I nuovi limiti previsti – Il disegno di Legge di Stabilità approvato dal Governo, nell'ambito di una revisione complessiva degli sconti fiscali, introduce come già detto un limite di 3mila euro che riguarderà, lo sconto ottenibile con le voci che rientreranno nel nuovo plafond, per le quali non sarebbe possibile al singolo contribuente portare in detrazione più di 15.789 euro.(3.000 è il 19% di 15.789). 
L’applicazione del plafond - L'effetto reale sulla condizione di ogni contribuente dipenderà anche dal limite di applicazione del plafond. Nel mirino finiscono gli sconti indicati dall'articolo 15 del Testo unico delle imposte sui redditi (D.P.R. 916/1986), ma non tutte le voci saranno comprese, più in generale, certamente non si toccheranno le detrazioni per lavoro dipendente, i carichi familiari, le ristrutturazioni e gli interventi di risparmio energetico. Tuttavia ancora non è chiaro quali spese sanitarie rimarranno escluse e quali non lo saranno, mentre quasi sicuramente vincolati saranno gli interessi sui mutui, le spese per assicurazioni e, probabilmente, le spese per l’istruzione.
Fonte: Redazione Fiscal Focus

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