Nuovo spesometro semplificato

In arrivo l’adempimento sotto la nuova veste prevista dal Decreto Semplificazioni
Premessa – Il 30 aprile è in scadenza il nuovo “spesometro” rivisto dal Decreto Semplificazioni fiscali (D.L. 16/2012). Ancora molti sono i dubbi irrisolti tra cui quello relativo alla possibilità di trasmettere tutte le fatture, al riguardo secondo Assosoftware tale agevolazione non dovrebbe essere preclusa.
L’obbligo - L’adempimento noto come “spesometro” trae origine normativa nell’art. 21, comma 1 del D.L. n. 78/2010, al quale è stata data attuazione regolamentare con provvedimento direttoriale del 22/12/2010. Questa comunicazione ha subito rilevanti evoluzioni nel corso dell’ultimo biennio, non ultima quella che ha visto, con le modifiche apportate dal c.d. Decreto “semplificazioni” n. 16 del 2012 con effetto dal 1° gennaio 2012, una sua completa rimodulazione. L’articolo 2, c. 6, introduce con decorrenza 2012 semplificazioni in relazione all’adempimento che, dopo la modifica, si avvicina decisamente agli “elenchi clienti e fornitori” di vecchia memoria.
L’invio - La comunicazione va effettuata con modalità esclusivamente telematica, direttamente o per il tramite di intermediari abilitati. La norma attuativa ha da subito stabilito, come termine “naturale”, il 30 aprile dell’anno successivo a quello di riferimento. La comunicazione dei dati 2012 va, infatti, inviata entro la scadenza del 30 aprile 2013.
I dati da comunicare - Le nuove regole sono state definite in maniera tale che, limitatamente alle operazioni soggette all’obbligo di fatturazione, si comunicherà l’importo complessivo delle operazioni attive e passive svolte nei confronti di un cliente o fornitore, riferite all’anno per il quale sussiste l’obbligo. In altre parole, la trasmissione riguarderà il totale delle operazioni attive effettuate nei confronti di ciascun cliente, e quello delle operazioni passive relative a ciascun singolo fornitore.
Operazioni senza obbligo di fattura - In relazione, invece, alla comunicazione dovuta in dipendenza di operazioni per le quali non è previsto l’obbligo di emissione della fattura, la variazione normativa non produce effetti: in tal caso continua a rimanere la soglia di euro 3.600 (comprensiva dell’imposta), e soprattutto permane l’obbligo di comunicare i dati riferiti alla singola operazione, secondo le disposizioni attuative esistenti. Sotto questo profilo, diventa quindi determinante la distinzione tra operazioni con obbligo o meno di emissione della fattura.
Assosoftware – Circa la semplificazione dell’adempimento si è pronunciata Assosoftware, secondo la quale dovrebbe essere confermata l’agevolazione secondo cui non verrà precluso in alcun modo (qualora ciò costituisca una semplificazione per il contribuente) l'invio di tutte le fatture in quanto l'indicazione di dati non obbligatori non costituisce ostacolo all'attività di accertamento.
Fonte: Fiscal focus autore: Devis Nucibella

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