Articolo Il Sole 24 ore del 26 4 2013 ----- Solidarietà con certificati light

Occorre evitare che le aziende rincorrano i dati dei singoli versamenti
Le Entrate chiedono, tra l'altro, i riferimenti precisi sul pagamento dell'Iva, delle ritenute e gli estremi dei modelli F24
In un periodo in cui si parla molto di semplificazione a favore delle imprese, gli adempimenti che vengono introdotti vanno, paradossalmente, nella direzione esattamente contraria, rendendo complesse anche procedure che, con un minimo di attenzione, potrebbero creare molto meno fastidio.
È questo il caso della dichiarazione che l'appaltatore deve richiedere al subappaltatore prima di procedere al pagamento del corrispettivo dovuto, al fine di evitare di incorrere nella responsabilità solidale con la propria controparte per gli eventuali inadempimenti di cui siano stati oggetto i versamenti (già scaduti a tale data) riguardanti l'Iva e le ritenute di lavoro dipendente emergenti dal contratto.
Stessa attestazione va richiesta dal committente, al fine di evitare di incorrere nella sanzione amministrativa pecuniaria da 5mila a 200mila euro.
Secondo la norma istitutiva (articolo 35, commi 28 e 28-bis decreto legge 223/2006), l'attestazione dell'avvenuto adempimento degli obblighi può essere rilasciata "anche" attraverso un'asseverazione da parte di soggetti qualificati (centri di assistenza fiscale, commercialisti, consulenti del lavoro eccetera).
Tuttavia, prendendo atto che questa forma di asseverazione avrebbe aumentato i costi e allungato significativamente i termini di ogni pagamento, l'agenzia delle Entrate, con la circolare 40/E dell'8 ottobre 2012, ha affermato di ritenere valide «ulteriori forme di documentazione idonee a tal fine», tra cui una dichiarazione sostitutiva - in base al decreto del presidente della repubblica 445/2000 - «con cui l'appaltatore/ subappaltatore attesta l'avvenuto adempimento degli obblighi richiesti dalla disposizione».
Nella circolare 40/E/2012, l'Agenzia ha però richiesto che tale dichiarazione riportasse l'indicazione:
del periodo nel quale l'Iva relativa alle fatture concernenti i lavori eseguiti è stata liquidata, specificando se dalla liquidazione è scaturito un versamento di imposta, ovvero se è stato applicato il regime dell'Iva per cassa oppure il reverse charge;
del periodo nel quale le ritenute sui redditi di lavoro dipendente sono state versante, eventualmente mediante scomputo totale o parziale;
degli estremi del modello F24 con il quale i versamenti dell'Iva e delle ritenute non scomputate sono stati effettuati;
dell'affermazione che l'Iva e le ritenute versate includono quelle riferibili al contratto di appalto/subappalto per il quale la dichiarazione viene resa.
Ciò ha reso l'adempimento molto complicato, perché, in relazione alla differente situazione di ogni appalto/subappalto e allo stato in cui il contratto si trova, occorre produrre un'attestazione dal testo differente, reperendo gli estremi dei vari modelli di versamento (che potrebbero essere anche varie decine).
Nello spirito dell'autocertificazione e delle finalità che la norma si pone, un simile livello di dettaglio è eccessivamente laborioso.
Il modello di certificazione che si propone a fianco, in attesa di conoscere la posizione dell'agenzia delle Entrate in merito, non sembra togliere nulla allo scopo del legislatore, ma costituirebbe una semplificazione per le imprese, che non sarebbero più costrette a "rincorrere" le date dei modelli di versamento e a dettagliare, di volta in volta, cosa significa, in quel preciso appalto, «essere in regola con i versamenti».
A ben vedere, peraltro, il modello proposto sembra anche maggiormente cautelativo per le stesse ragioni erariali. Infatti, garantendo la regolarità "per tutti" i versamenti (scaduti) dovuti in materia di Iva e ritenute, si sta attestando la correttezza non solo per il contratto in corso, ma anche per tutti gli altri passati e presenti, con uno "spettro" di copertura più ampio rispetto alla stessa attestazione richiesta dalle Entrate.
Già la circolare 2/E del 1° marzo 2013 – che affronta alcune problematiche interpretative del Dl 83/2012 e della circolare 40/E – va in questo senso, consentendo di redigere una certificazione unica in presenza di più contratti stipulati fra le medesime parti, e di rilasciarla anche con cadenza periodica, a condizione che, al momento del pagamento, sia attestata la regolarità di tutti i versamenti relativi alle ritenute e all'Iva scaduti a tale data, che non siano già stati oggetto di precedente attestazione.
Per semplificare veramente la vita alle imprese (se proprio l'adempimento non può essere abolito, come richiesto da più parti), manca però questo ulteriore "tassello".
Si propone un tipo di autocertificazione sintetica non coerente con le indicazioni della circolare 40/E/2012, anche se rispondente alle esigenze manifestate da molti lettori. Essa, conseguentemente, necessita di un avallo ufficiale da parte dell'Agenzia prima di essere utilizzata senza rischi
Esempio di «modello semplificato»
DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI ATTO DI NOTORIETÀ
(Articolo 47, D.p.r 28 dicembre 2000, n. 445)
Il/La sottoscritto/a .................nato/a a ........... ( ......) il ...... / ...... / ...... residente a ............ ( ....... ) in via ........................ n ........, codice fiscale .............................................., in qualità di
a) titolare della ditta individuale ...........................................con sede
in ……….........(......) Via .........................n ........., Partita Iva …………......
oppure
b) rappresentante legale della società ...................................con sede in ………........(......) Via .........................n ...............,
Partita Iva. .............................Codice fiscale ………........…………………..
consapevole delle sanzioni penali richiamate dall'articolo 76 del Dpr 445/2000, in caso di dichiarazioni mendaci e di formazione o uso di atti falsi,
in riferimento al contratto di appalto/subappalto stipulato in data .............. tra:
................................................................................... (committente),
......................................................................................(appaltatore), ................................................................................ (subappaltatore)
DICHIARA
che tutti i versamenti a titolo di Iva e di ritenute Irpef su lavoro dipendente già scaduti alla data del ....../ ....../ ......, momento di incasso del corrispettivo, e comprendenti quelli relativi al contratto di appalto/subappalto sopra citato sono stati regolarmente eseguiti.
(luogo, data)
Il dichiarante
..............................................................................
Fonte: Il Sole 24 ore autore Giorgio Gavelli

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