Più facile avere il Durc e bloccare le ipoteche

Per i debiti che superano la nuova soglia persone fisiche e aziende dovranno documentare lo stato di crisi finanziaria 
Con l'innalzamento della soglia di debito per ottenere la dilazione a semplice istanza motivata, Equitalia compie un ulteriore passo di avvicinamento alle esigenze dei contribuenti, tenuto conto del mutato contesto economico. È facile intuire come tale provvedimento contribuirà non poco a snellire l'attività di istruttoria compiuta dai funzionari preposti alla trattazione delle istanze di rateazione, con la possibilità, quindi, per l'agente della riscossione di liberare risorse umane da destinare alla gestione di ipotesi più complesse.
D'altro canto – come spiega il comunicato – l'innalzamento servirà anche ridurre il carico burocratico in capo ai contribuenti, visto che non dovranno più – per importi inferiori a 50.000 euro – allegare alcuna documentazione comprovante la situazione di temporanea e obiettiva difficoltà economica. Nel dettaglio, per soglie di debito fino a 50.000 euro, persone fisiche ed imprese non dovranno più confrontarsi con il valore dell'indice di liquidità e dell'indice alfa per poter aver accesso alla rateazione. Le società di capitali, in particolare, non dovranno più allegare un bilancio – regolarmente approvato dall'assemblea dei soci – dal quale emerga la situazione di temporanea difficoltà, ben potendo presentare esclusivamente la modulistica semplificata predisposta dal concessionario. È chiaro che, anche grazie a quest'ultimo provvedimento, Equitalia si aspetta di veder crescere ancora di più l'incasso per le somme iscritte a ruolo. Dal prospetto allegato al comunicato stampa, infatti, emerge come sino a tutto aprile 2013 siano state presentate 1.933.387 istanze di rateazione, per un valore complessivo di debito rateizzati di oltre 22 miliardi di euro. Proprio l'introduzione del sistema della rateazione ha fatto impennare i livelli di ruoli riscossi da parte di Equitalia, con evidenti vantaggi, comunque, anche per le imprese. Come ribadisce il comunicato, infatti, il contribuente che ha ottenuto la rateazione non è più considerato inadempiente e può richiedere il Durc per partecipare alle gare di affidamento delle concessioni e degli appalti di lavori, forniture e servizi. Equitalia, infine, non può iscrivere ipoteca nei suoi confronti né attivare qualsiasi altra procedura cautelare ed esecutiva finché si è in regola con i pagamenti. C'è, però, l'altro lato della medaglia, meno piacevole e di cui, del resto, Equitalia non ha colpe. Le facilitazioni in termini di rateazioni non equivalgono sempre ad un "toccasana" per le imprese. Anzi, arrivare al punto di richiedere la dilazione al concessionario significa che il contribuente si è gravato di importi – per imposte e contributi non versati – di almeno un 30% in più in termini di sanzioni, senza contare l'obbligo di versare interessi e il contestato aggio dell'8% proprio ad Equitalia.
Fonte: Il sole 24 ore autore Alessandro Sacrestano

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