Redditometro: in arrivo le prime lettere

I contribuenti selezionati stanno per essere contattati dall’Agenzia delle Entrate
Premessa – L’Agenzia delle Entrate ha completato la “black list” dei contribuenti “sospetti”. Ora i contribuenti all’attenzione del Fisco saranno raggiunti da una comunicazione dove vengono esposte le anomalie che l’Agenzia delle Entrate ha riscontrato e dove si invita il contribuente a comparire di persona per fornire spiegazioni su quanto è stato rilevato. 
La selezione – Nelle scorse settimane l’Amministrazione Finanziaria è stata al lavoro per stilare la lista dei contribuenti da sottoporre a controllo con l’utilizzo del nuovo redditometro. La lista dei contribuenti è stata individuata considerando l’entità dello scostamento tra reddito dichiarato e reddito determinabile sinteticamente sulla base di situazioni e fatti certi, nonché sulla concreta disponibilità di beni di cui l’Amministrazione possiede le informazioni relative alle specifiche caratteristiche. In particolare sono stati, selezionati coloro che presentano scostamenti significativi tra reddito dichiarato e capacità di spesa manifestata, evitando situazioni di marginalità economica e categorie di contribuenti che, sulla base dei dati conosciuti, legittimamente non dichiarano, in tutto o in parte, i redditi conseguiti. 
Il piano dell’Agenzia – Secondo le dichiarazioni del direttore dell’Agenzia delle Entrate, Attilio Befera, rilasciate lo scorso gennaio i controlli derivanti dal redditometro, saranno all’incirca 35.000 nell'intero arco del 2013. Dato che l’Agenzia delle Entrate avrà preventivato che alcuni confronti con i contribuenti si chiuderanno già nel primo confronto archiviando la relativa posizione si ritiene che le comunicazioni in arrivo saranno in quantità leggermente superiore rispetto ai 35.000 controlli previsti. 
Primo confronto – Con l’arrivo dell’invito a comparire per il contribuente inizia il doppio confronto con l’ufficio delle Entrate. Fin dal primo incontro con l’Amministrazione, infatti, il contribuente può fornire chiarimenti sugli elementi di spesa individuati e sul proprio reddito. Occorrerà in questa fase dimostrare che gli acquisti effettuati nel periodo di imposta sono stati finanziati con redditi diversi da quelli posseduti nel medesimo periodo, con redditi esenti oppure soggetti a ritenuta alla fonte a titolo d'imposta o con redditi legalmente esclusi dalla base imponibile. Inoltre per tutte le tipologie di spesa si può dimostrare che le spese sono state sostenute da terzi o con redditi per i quali non vi è obbligo di dichiarazione. 
Oggetto del contraddittorio - Il contraddittorio avrà ad oggetto i seguenti quattro elementi: il primo è dato dalle “spese certe”, per le quali il contribuente può dimostrare con prove certe e dirette basate su idonea documentazione l’errata imputazione della spesa o l’inesattezza delle informazioni in possesso dell’Amministrazione. Il secondo corrisponde alla concreta disponibilità di un bene di cui l’Amministrazione possiede tutte le informazioni relative alle specifiche caratteristiche tecniche (ampiezza, categoria catastale, potenza, dimensioni, etc...), a cui sono direttamente riconducibili le spese di mantenimento (“spese per elementi certi”). Il terzo elemento è dato dalle spese per investimenti sostenute nell’anno, in relazione alle quali potrà essere fornita la prova della formazione della provvista e dell’utilizzo della stessa per l’effettuazione dello specifico investimento. Infine il risparmio, in relazione al quale il contribuente fornirà ogni utile informazione relativa alla quota formatasi nell’anno. 
La partecipazione – Se il contribuente fornisce chiarimenti esaustivi in ordine alle categorie di spese in oggetto l’ufficio deve considerare terminata la fase accertativa e archiviare la posizione del contribuente. In caso contrario il confronto continua ed entrano in gioco anche le spese Istat. Nell’ipotesi in cui il contribuente non si presenti al contraddittorio o gli elementi di incoerenza non vengano risolti, l’ufficio valuterà l’opportunità di utilizzare ulteriori strumenti istruttori, ad esempio le indagini finanziarie o la richiesta di dati e notizie a soggetti terzi che hanno intrattenuto rapporti con il contribuente.
Autore: Redazione Fiscal Focus

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