Riscossione. La domanda motivata ad Equitalia basta esclusivamente per i piani fino a 72 tranche con debiti fino a 50mila euro

Rate in 10 anni solo con le «prove»
La dilazione straordinaria richiede sempre la documentazione su redditi o ricavi
Le dilazioni allungate a dieci anni (120 rate) richiedono sempre la presentazione di prove adeguate sulla grave situazione di difficoltà economica che non consente al contribuente di rispettare il piano ordinario a 72 mesi o in proroga già concesso. I contribuenti interessati devono presentare un'istanza a Equitalia ma con la documentazione che attesta il reddito mensile del nucleo familiare (in caso di persone fisiche) o il valore della produzione mensile e l'indice di liquidità (in caso di società), anche se il debito è inferiore a 50mila euro. Importo che fa da spartiacque per la dilazione ordinaria e fino al quale basta una semplice domanda motivata. 
Il Dm Economia 6 novembre (pubblicato sulla «Gazzetta Ufficiale» dell'8 novembre) ha attuato la nuova forma di dilazione prevista dall'articolo 52 del Dl 69/2013 in aggiunta a quella ordinaria e a quella prorogata. Tuttavia, la concessione del piano di rateazione straordinario (ordinario o in proroga) non è automatica. Sono, infatti, richieste insieme due condizioni:
- l'accertata impossibilità per il debitore di eseguire il pagamento del credito tributario secondo un piano ordinario;
- la solvibilità del debitore, valutata dall'agente della riscossione in relazione al nuovo piano concedibile.
Le persone fisiche
I contribuenti persone fisiche e le ditte individuali in contabilità semplificata che hanno già in corso un piano di rateazione con Equitalia e che intendono accedere all'agevolazione prevista mediante l'allungamento fino a 120 rate devono presentare all'agente della riscossione una apposita istanza di concessione di piano di rateazione straordinario, a prescindere dall'importo del debito. All'istanza da presentare in carta semplice, andrà allegata la certificazione dell'Isee del nucleo familiare del richiedente (Indicatore della situazione economica equivalente), da cui si evincerà l'Isr (Indicatore della situazione reddituale). Sulla base di tale certificazione, dunque, l'agente della riscossione concederà il piano di rateazione straordinario solo a condizione che la nuova rata mensile determinata in base al nuovo piano è superiore al 20% del reddito mensile del nucleo familiare del richiedente.
Le società
Anche le società in contabilità ordinaria e gli altri soggetti diversi dalle persone fisiche e dalle ditte individuali che hanno già in corso un piano di rateazione con Equitalia e che intendono accedere all'agevolazione prevista mediante l'allungamento fino a 120 rate devono presentare all'agente della riscossione un'istanza di concessione di piano di rateazione straordinario, a prescindere dall'importo del debito. Tuttavia al l'istanza da presentare in carta semplice, andrà allegata la documentazione contabile aggiornata da cui si evinca il valore della produzione (rapportato su base mensile) e l'indice di liquidità. 
In particolare, sotto il profilo del valore della produzione mensile, la società interessata dovrà allegare una certificazione da cui emerga la somma degli importi relativi ai numeri 1, 3 e 5 della voce A del conto economico, ossia rispettivamente la somma dei «ricavi delle vendite e delle prestazioni», delle «variazioni dei lavori in corso su ordinazioni» e della voce «altri ricavi e proventi» infrannuale rapportato su base mensile.
Per la determinazione dell'indice di liquidità, invece, la società dovrà allegare un prospetto da cui emerga:
eil valore della liquidità differita, dato dalla somma dei crediti verso clienti, imprese controllanti, tributari e altri (entro l'esercizio successivo) e delle attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni;
ril valore della liquidità corrente, dato dalle disponibilità liquide;
til valore del passivo corrente, dato dalla somma dei debiti della società esigibili entro l'esercizio successivo. 
Tali poste di bilancio sono desumibili dalle voci C (attivo circolante) e D (debiti) della situazione patrimoniale dell'ultimo bilancio approvato e depositato. Sulla base di tale certificazione, dunque, l'agente della riscossione potrà concedere il piano di rateazione straordinario solo a condizione che la nuova rata mensile determinata in base al nuovo piano è superiore al 10% del valore della produzione mensile e, al tempo stesso, l'indice di liquidità (liquidità differita + liquidità corrente/ passivo corrente) è compreso tra 0,50 e 1 ossia vale a dire nel caso in cui il passivo corrente sia superiore alla liquidità.
Fonte: Il sole 24 ore autore Rosanna Acierno
Gli esempi
IL REDDITO FAMILIARE
Un titolare di ditta individuale sta pagando una rata mensile di 200 euro, secondo un piano di dilazione ordinario di 72 rate già concesso da Equitalia. Il reddito mensile del nucleo familiare documentato attraverso l'Isee è pari a 800 euro. Alla luce delle condizioni previste può rientrare nel piano di dilazione straordinaria, quindi la richiesta a Equitalia può consentirgli di avere un'ulteriore estensione che porterà le rate mensili a un importo superiore a 160 euro
IL PESO SPECIFICO DELLA RATA
Un contribuente in regime di contabilità semplificata sta pagando una rata mensile di 150 euro, secondo un piano di dilazione ordinario di 72 mensilità. Pur presentando la richiesta e dimostrando il peggioramento della sua situazione economica, il reddito mensile del nucleo familiare di mille euro documentabile attraverso l'Isee non gli consentirebbe di accedere a un piano di rateazione straordinario in quanto la nuova rata non potrebbe essere inferiore a 200 euro (20% del reddito mensile)
L'AUMENTO DEI DEBITI
Una Srl sta pagando una rata mensile di 2mila euro secondo un piano di dilazione ordinario già concesso. Presentando una richiesta e dimostrando il peggioramento della sua situazione economica mediante l'aumento delle passività correnti e l'abbassamento del valore della produzione mensile a 15mila euro, Equitalia dovrebbe concederle alla luce dei parametri fissati dal Dm Economia del 6 novembre il piano straordinario stabilendo comunque il pagamento di rate mensili di importo superiore a 1.500 euro
IL LIMITE DELL'INDICE DI LIQUIDITÀ
Una Spa sta pagando una rata mensile di mile euro secondo un piano di dilazione ordinario. Presentando una richiesta e dimostrando il peggioramento della sua situazione economica mediante l'abbassamento del valore della produzione mensile a 15mila euro, Equitalia non potrebbe concederle alla luce dei parametri fissati dal Dm Economia del 6 novembre il piano straordinario qualora l'indice di liquidità risultasse superiore a 1 ossia se la società vantasse crediti a breve e avesse disponibilità liquide superiori ai debiti a breve

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