Errori contabili sanabili nel modello Irap 2014

La correzione degli errori contabili derivanti dalla mancata imputazione di componenti negativi e positivi nel corretto esercizio di competenza, trova spazio nel modello ministeriale Irap 2014, pubblicato in bozza dall’Agenzia lo scorso 12 dicembre 2013.
La correzione degli errori contabili - Il tema è stato recentemente affrontato dalla CM n. 31/E del 24 settembre 2013, che fornisce chiarimenti interpretativi sul trattamento fiscale, ai fini IRES e IRAP, da applicare, nell'ipotesi in cui, nel rispetto dell'indicazione dei corretti principi contabili, i contribuenti procedano alla correzione di errori di imputazione dei componenti di reddito. 
Ad esempio, il contribuente, che non ha contabilizzato un costo nel corretto esercizio di competenza, e in un periodo d'imposta successivo in bilancio ha corretto l'errore contabile, può, dopo aver sterilizzato la correzione ai fini fiscali, presentare, se è ancora nei termini, la dichiarazione integrativa per correggere l'annualità in cui vi è stata l'omessa imputazione. 
Qualora, invece, l'annualità oggetto dell’inesattezza non fosse più emendabile, dovrà "ricostruire" in via autonoma tutte le annualità d'imposta interessate dall'errore, facendo confluire gli effetti di tale ricostruzione nella dichiarazione integrativa ancora presentabile. Possono essere corretti soltanto gli errori riferibili a periodi d'imposta ancora oggetto di attività di accertamento al momento della presentazione della dichiarazione integrativa. 
Il nuovo prospetto del modello Irap – Quest’anno un prospetto ad hoc debutta nel modello IRAP 2014, dedicato alla correzione delle dichiarazioni non più emendabili, cioè quelle relative al secondo periodo di imposta precedente a quello in cui viene presentata la dichiarazione. 
Sostanzialmente con il modello Unico 2014 potranno essere corrette le dichiarazioni IRAP 2012 relativa al periodo di imposta 2011 e precedenti. 
La sezione XIII del nuovo modello Irap prevede ai righi da IS56 a IS79 tre parti da utilizzare anche con riferimento ai diversi periodi d’imposta. 
Il contribuente può trovarsi a dover compilare tanti riquadri quanti sono i periodi d’imposta interessati alla riliquidazione del valore della produzione. 
Il modello, infatti, richiede la data di inizio e di fine del periodo d’imposta interessato alla riliquidazione. 
È possibile che il contribuente riliquidi anche la base imponibile Irap per conto di soggetti estinti dei quali egli (dichiarante) risulta essere l’avente causa, come la società incorporante. In tal caso va indicato il codice fiscale del soggetto estinto. 
Il quadro richiede l’indicazione del valore variato, richiamando il rigo del modello originario in cui si è compiuto l’errore. 
Quindi utilizzando gli spazi vanno riportati gli effetti sulle dichiarazioni relative ai periodi di imposta successivi fino al periodo di imposta precedente a quello oggetto della dichiarazione integrativa. 
Le istruzioni offrono un esempio in cui nel periodo d’imposta 2011 è stato omesso un costo. Vanno compilati tutti i righi (costi per servizi, totale componenti negativi) con il nuovo importo corretto, facendo scaturire in questo modo un credito d’imposta che può essere riportato nei periodi di imposta successivi; dunque vanno via via corretti i righi delle imposte a credito fino al periodo di imposta precedente.
Autore: Redazione Fiscal Focus

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