La correzione dei conti entra nell'Irap


La correzioni degli errori contabili debutta nel modello Irap 2014.
La novità riguarda i soggetti, che hanno proceduto alle correzioni di errori contabili derivanti dalla mancata imputazione nell'esercizio di competenza di componenti negativi sulla base delle indicazioni fornite dall'Agenzia con la circolare n. 31 del 24 settembre 2013.

Il prospetto deve essere utilizzato per correggere le dichiarazioni non più emendabili e cioè quelle relative al secondo periodo di imposta precedente a quello in cui viene presentata la dichiarazione, che a questi fini è una dichiarazione integrativa. In sostanza con il modello Unico 2014 potranno essere oggetto di correzione la dichiarazione Irap 2012 relativa al periodo di imposta 2011 e precedenti.
La dichiarazione integrativa può essere a favore per i contribuenti che nel periodo di imposta in cui hanno commesso gli errori erano in regime di contabilità ordinaria. La dichiarazione integrativa può essere anche a sfavore in quanto confluiscono errori contabili considerati a favore in periodi di imposta precedenti.
La sezione 13° del nuovo modello Irap prevede i righi da IS 56 ad IS 79 che sono raggruppati in tre parti da utilizzare anche con riferimento ai diversi periodi di imposta. Infatti si può presentare la necessità di compilare tanti riquadri quanti sono i periodi di imposta interessati alla riliquidazione del valore della produzione. Infatti il modello richiede la data di inizio e della fine del periodo di imposta interessato alla riliquidazione. È possibile riliquidare anche la base imponibile Irap per conto dei soggetti estinti dei quali il dichiarante risulta essere l'avente causa come ad esempio la società incorporante; in questo caso si indica il codice fiscale del soggetto estinto.
Il quadro richiede il riporto del valore variato richiamando il rigo del modello originario in cui si è compiuto l'errore. Quindi utilizzando gli spazi seguenti vanno riportati gli effetti sulle dichiarazioni relative ai periodi di imposta successivi fino al periodo di imposta precedente a quello oggetto della dichiarazione integrativa. Le istruzioni presentano anche un esempio in cui nel periodo di imposta 2011 è stato omesso un costo. Si compilano tutti i righi (costi per servizi, totale componenti negativi) con il nuovo importo corretto e questo comporta un credito di imposta che può essere riportato nei periodi di imposta successivi; quindi devono essere via via corretti i righi delle imposte a credito fino al periodo di imposta precedente.
Per il resto il modello Irap 2014 non presenta novità sostanziali in confronto a quello del periodo di imposta precedente.
Nelle bozze delle istruzioni vengono richiamate le deduzioni relative al cuneo fiscale che rimangono invariate in confronto a quelle del 2012 e cioè pari a 4.600 euro per ciascun dipendente assunto a tempo indeterminato aumentato a 10.600 euro per i lavoratori di sesso femminile o per quelli di età inferiore a 35 anni di età. Gli importi sono aumentati a 9.200 e 15.200 euro per le imprese che operano al Sud. Vedremo se la legge di stabilità prevederà qualche aumento.
Nel rigo IR25 colonna 2 si riporta il credito di imposta riversato qualora il contribuente abbia pagato, a seguito di recupero, un importo corrispondente al credito di imposta compensato in misura superiore al limite di 516.456 euro. In un rigo successivo viene previsto anche il caso in cui il credito di imposta compensato oltre i limiti consentiti dalla norma sia stato versato spontaneamente.
Fonte: Il sole 24 ore autore Gian Paolo Tosoni

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