Comunicazione annuale dati IVA: il modello

La Comunicazione annuale dei dati Iva deve essere presentata con il modello approvato dal Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate del 17 gennaio 2011, Protocollo n. 4275/11.
Con il Provvedimento n. 4877 del 15.01.2014 sono state approvate le istruzioni per la compilazione del modello di comunicazione annuale dati IVA, al fine di: 
adeguare alla normativa in vigore le istruzioni del modello di comunicazione annuale dati IVA;
semplificarne la compilazione.
Tali istruzioni sostituiscono quelle approvate con provvedimento del 15 gennaio 2013 e devono essere utilizzate a partire dall’adempimento relativo all’anno d’imposta 2013. 
Novità - L’aggiornamento delle istruzioni si è reso necessario, come indica lo stesso Provvedimento, per sottolineare l’inclusione nel campo dedicato alle operazioni attive effettuate nel 2013 delle operazioni non soggette ad Iva per mancanza del presupposto territoriale ex artt. da 7 a 7-septies D.P.R. 633/72. Per tali operazioni, come noto, sussiste l’obbligo di emissione della fattura ed, inoltre, concorrono dal 1° gennaio 2013 alla determinazione del volume d’affari. 
In particolare, la fattura deve essere emessa per: 
le cessioni di beni e le prestazioni di servizi, diverse da quelle di cui all’art. 10 co. 1 n. 1 – 4 e 9 del D.P.R. 633/724 (operazioni bancarie e assicurative), effettuate nei confronti di soggetti passivi debitori d’imposta in altri Paesi UE → annotazione “inversione contabile”;
le cessioni di beni e le prestazioni di servizi effettuate fuori della UE → annotazione “operazione non soggetta”.
Più in dettaglio, per tali operazioni si sottolinea che le istruzioni alla compilazione del modello di comunicazione annuale dati IVA prevedono la loro inclusione nel rigo CD1, campo 1. 
Il modello - Il modello di “Comunicazione annuale dati Iva 2014” è identico a quello utilizzato nel 2013 per l’anno d’imposta 2012. 
Il modello è composto da 3 Sezioni: 
sezione I: dati anagrafici e relativi all’attività IVA;
sezione II: dati relativi alle operazioni effettuate;
sezione III: determinazione dell’IVA dovuta o a credito.
Nella Sezione I vanno riportati: 
i dati del contribuente;
l’anno d’imposta (2013);
il codice attività, desunto dalla Tabella ATECO 2007.
Particolare attenzione va posta nell’inserimento del codice attività in caso di svolgimento di più attività. In tale caso, infatti, andrà indicato il codice dell’attività prevalente, che ha realizzato un maggior volume d’affari nel periodo d’imposta. 
Nella Sezione II vanno riportati i dati relativi alle operazioni effettuate nel 2013, annotate nei registri IVA (fatture emesse/corrispettivi o acquisti). 
La Sezione II si compone: 
del rigo CD1, per le operazioni attive; nel campo 1 di tale rigo va riportato il totale delle operazioni attive effettuate nel 2013 (operazioni imponibili, non imponibili, esenti, ad aliquota zero, ecc.) al netto dell’IVA, rilevanti agli effetti dell'IVA: cioè operazioni imponibili, non imponibili, esenti e ad aliquota "zero" annotate nel registro delle fatture emesse o in quello dei corrispettivi o, comunque, soggette a registrazione, ad esclusione di quelle esenti effettuate dai soggetti che si sono avvalsi della dispensa dagli adempimenti di cui all'art. 36-bis;
Non devono essere comprese tra le operazioni attive gli acquisti intracomunitari annotati anche nel registro delle fatture emesse.
I successivi campi del rigo CD1 (da 2 a 5) comprendono operazioni già indicate nel campo 1 e si riferiscono rispettivamente a operazioni non imponibili, operazioni esenti, cessioni intracomunitarie e cessioni di beni strumentali;
del rigo CD2, per le operazioni passive; nel campo 1 di tale rigo è necessario indicare l'ammontare complessivo, al netto dell'IVA, delle operazioni passive all'interno, intracomunitarie e di importazione effettuate nel corso dell'anno 2013, comprese quelle ad esigibilità differita, rilevanti agli effetti dell'IVA: cioè operazioni imponibili, non imponibili, esenti. I successivi campi del rigo CD2 (da 2 a 5) comprendono operazioni già indicate nel campo 1 e si riferiscono rispettivamente ad acquisti non imponibili, acquisti esenti, acquisti intracomunitari e acquisti di beni strumentali;
del rigo CD3, per le importazioni senza pagamento dell’IVA in Dogana.
Nella sezione III del modello di comunicazione dei dati IVA va indicata: 
l'IVA esigibile (CD4), relativa alle operazioni effettuate nel 2013, per le quali si è verificata l'esigibilità, ovvero relativa a operazioni effettuate in anni precedenti per le quali l'imposta è diventata esigibile nel 2013;
l'IVA detratta (CD5), relativa agli acquisti registrati nel 2013 per i quali è stato esercitato il diritto alla detrazione.
La differenza i due righi determina l’IVA a debito o a credito da indicare a rigo CD6. 
Nel compilare la sezione III non deve tenersi conto di eventuali operazioni di rettifica e di conguaglio. Pertanto, il saldo a debito o a credito di cui al rigo CD6 non è confrontabile con quello risultante dalla dichiarazione annuale.
Autore: Redazione Fiscal Focus

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