Elenco «Vies» più facile per i titolari di partita Iva

Possibile richiedere l'iscrizione in via telematica
Il Fisco diventa sempre più tecnologico e anche l'iscrizione al Vies (Vat information exchange system) si potrà fare in via telematica. I titolari di partita Iva, abilitati a Fisconline o Entratel, possono infatti presentare online l'istanza per chiedere l'inclusione nell'archivio informatico dei soggetti autorizzati a effettuare operazioni intracomunitarie (archivio Vies).
Con un comunicato stampa diramato ieri, le Entrate avvertono che ora sarà più semplice e veloce chiedere direttamente al Fisco di entrare nell'elenco Vies per effettuare operazioni con altri Paesi Ue. La nuova procedura telematica si affianca a quella esistente che prevede la presentazione di apposita istanza all'ufficio, a mano, con raccomandata o via posta elettronica certificata (Pec). Chi usa il nuovo servizio telematico dovrà accedere ai servizi online dell'Agenzia, nella sezione "Servizi per Comunicare".
Da lì si potrà accedere al servizio "Comunicare istanza di inclusione nell'archivio Vies", che consente di trasmettere alle Entrate, esclusivamente in modalità diretta, l'istanza per chiedere l'inclusione nell'archivio informatico dei soggetti autorizzati a effettuare operazioni intracomunitarie, a norma del provvedimento del direttore dell'Agenzia del 29 dicembre 2010.
Entro trenta giorni dalla ricezione della dichiarazione di volontà del contribuente a porre in essere operazioni intracomunitarie, l'agenzia delle Entrate verifica che i dati forniti siano completi ed esatti ed effettua una valutazione preliminare degli stessi dati e del rischio di evasione. In caso di esito negativo, la struttura delle Entrate competente per le attività di controllo ai fini Iva, entro i suddetti 30 giorni, emana provvedimento di diniego fondato sugli esiti della valutazione dei seguenti elementi:
- mancanza dei requisiti oggettivi e soggettivi Iva, che comportano la cessazione d'ufficio della partita Iva;
- mancanza dei requisiti oggettivi e soggettivi Iva e della normativa collegata che legittimano l'iscrizione nell'archivio informatico dei soggetti autorizzati a porre in essere operazioni intracomunitarie;
- analisi di rischio della posizione del contribuente;
- riscontro sull'esattezza e completezza dei dati forniti per la identificazione ai fini Iva anche con le norme europee.
In sede di valutazione, l'ufficio verifica anche le seguenti situazioni:
- soggetto identificato ai fini Iva che ha dichiarato di non esercitare più la propria attività economica o per il quale l'amministrazione finanziaria abbia ritenuto che non eserciti più l'attività;
- soggetto che ha dichiarato dati falsi per una identificazione Iva o non ha comunicato eventuali cambiamenti dei propri dati tali che, se il Fisco ne fosse a conoscenza, avrebbe rifiutato l'identificazione ai fini Iva o avrebbe cessato d'ufficio la partita Iva;
- riscontro di gravi inadempienze relativi agli obblighi dichiarativi Iva nei 5 periodi d'imposta precedenti a quello in corso alla data di presentazione della dichiarazione di volontà;
- precedente coinvolgimento 
in frodi fiscali;
- altri elementi rappresentativi di criticità e di rischio.
Insomma, per essere iscritto al Vies, deve trattarsi di un contribuente "pulito" con il Fisco, fermo restando che nei confronti dei soggetti inclusi nell'archivio informatico saranno effettuati controlli più approfonditi entro sei mesi dalla ricezione della dichiarazione di volontà del contribuente a porre in essere operazioni intracomunitarie.
Fonte: Il sole 24 ore autore Salvina Morina Tonino Morina

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