Rimborsi Iva sprint per i contribuenti a “basso rischio”

C.M. 5/E/2014
Con la Circolare n. 5 del 10.03.2014, l’Amministrazione Finanziaria ha fornito le linee guida per lo svolgimento da parte degli uffici dell’attività istruttoria volta a verificare la spettanza dei rimborsi IVA. Tale procedura consente l’analisi del rischio di ogni istanza di Rimborso IVA, sia tramite Dichiarazione che modello TR; la graduazione delle varie istanze in relazione al grado di rischio, dalla meno rischiose alle più rischiose, impegnando le risorse disponibili in maggiori controlli sulle posizioni più rischiose e di velocizzare l’erogazione dei rimborsi che presentano un basso livello di rischio. 
Le tre fasi - Per la lavorazione dei rimborsi IVA vengono individuate le seguenti novità: 
elaborazione automatizzata di una proposta del livello di rischio (risk score) per ogni richiesta di rimborso presentata;
la standardizzazione e la riduzione dei documenti da richiedere al contribuente;
la graduazione dell’attività di controllo preliminare al pagamento del rimborso in relazione al livello di rischio.
Step 1. Individuazione del livello di rischio con procedura automatica - Pervenuta la richiesta di rimborso Iva, gli uffici devono considerare il livello di rischio proposto dall'applicazione informatica denominata "analisi del rischio Iva". 
Tale applicazione determina il livello di rischio sulla base dei seguenti parametri: continuità aziendale; tipo di attività svolta; natura giuridica del contribuente; regolarità delle dichiarazioni e dei versamenti in un arco temporale definito; assenza di accertamenti e verifiche in un arco temporale definito; assenza di carichi pendenti; coerenza degli importi chiesti a rimborso e dei presupposti in un arco temporale definito; assenza di frodi e violazioni penali tributarie; conoscenza del soggetto da parte dell'ufficio, in quanto fisiologicamente a credito. 
La valutazione di questi elementi ha lo scopo di suddividere i rimborsi in tre classi di rischio: alto, medio e basso. Tale classificazione serve a diversificare l'attività istruttoria del rimborso. 
Step 2. Controlli - Individuato il livello di rischio con procedura automatica, gli uffici, in considerazione dell’elevarsi del livello di rischio dei rimborsi, diversificano le richieste di documentazione e i controlli da effettuare prima dell’erogazione. Di conseguenza, minore sarà la documentazione da richiedere ai soggetti che presentano in basso livello di rischio. 
Step 3. Rimborso - I minori controlli previsti per i soggetti che presentano un basso livello di rischio consentirà di ridurre significativamente i tempi di lavorazione di tali istanze, a tutto vantaggio dei contribuenti che si sono dimostrati nel corso del tempo leali nel confronti del fisco. 
Considerazioni – La “velocizzazione” dei rimborsi verso i contribuenti “leali” non può essere che accolta con favore. Sorge qualche perplessità in merito al primo Step della procedura, laddove si assegna con procedura automatica il livello rischio che indirizzerà l’attività di controllo. 
Infatti, tra i parametri previsti per definire il livello di rischio vi è, ad esempio, la regolarità delle dichiarazioni e dei versamenti in un arco temporale definito. 
In un momento di difficoltà economia e finanziaria senza precedenti, pochi contribuenti possiedono tale requisito e, conseguentemente, solo questi pochi potranno essere classificati a basso rischio e ricevere il rimborso sprint.
Autore: Redazione Fiscal Focus

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