Imposta sostitutiva per la rivalutazione dei beni d’impresa frazionata sul 2014

Allo studio un emendamento in sede di conversione del DL 66/2014 per spalmare il versamento in tre rate
Tutta nel 2014, ma con un versamento in tre rate (16 giugno, 16 settembre e 16 dicembre 2014), senza interessi o maggiorazioni: questo potrebbe essere l’epilogo della nota vicenda dell’imposta sostitutiva per la rivalutazione dei beni d’impresa.
Si ricorda brevemente che il DL 66/2014 ha modificato l’art. 1 comma 145 della L. 147/2013, prevedendo che le imposte sostitutive di cui ai commi 142 e 143 (ovvero, quelle dovute per la rivalutazione e l’eventuale affrancamento del saldo attivo) devono essere versate in unica soluzione entro il termine di versamento del saldo delle imposte sui redditi dovute per il periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2013.
È, quindi, venuto meno il versamento in tre rate annuali previsto dalla legge istitutiva, che avrebbe permesso di  frazionare il debito su un arco temporale più  ampio.
Tale modifica, oltre rappresentare un disincentivo al ricorso alla rivalutazione, costituisce una violazione del principio di buona fede espresso anche dallo Statuto dei diritti del Contribuente (si veda “Imposta sostitutiva per la rivalutazione da versare tutta nel 2014” del 26 aprile).
Ci sarebbe però spazio, secondo il Sottosegretario all’Economia, Enrico Zanetti, per lavorare ad un frazionamento, nell’arco del 2014, del pagamento dell’imposta sostitutiva.
Sulla questione, Zanetti ha affermato che “l’anticipazione per intero a giugno 2014 del pagamento dell’imposta sostitutiva sulle rivalutazioni dei beni delle imprese, inizialmente prevista in tre rate annuali, non è decisamente un bel vedere”.
Durante l’iter di conversione del DL 66/2014, il MEF dovrebbe però dare parere favorevole ad un emendamento diretto a frazionare il pagamento senza interessi o maggiorazioni in tre rate, il 16 giugno, il 16 settembre e il 16 dicembre 2014.
In tal modo, pur mantenendo la competenza di cassa sul 2014, sarebbe possibile, secondo Zanetti, “venire incontro alle imprese, almeno con il minimo sindacale della flessibilità e possibilità della programmazione finanziaria”.
Fonte: Redazione Eutekne

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