In attesa del rinvio, pronti i bollettini per pagare la TASI

Pubblicato il Gazzetta il DM di approvazione, che consente di versare il tributo negli uffici postali al posto dell’F24
Con decreto 23 maggio 2014, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 122 di ieri, il MEF ha approvato i bollettini di conto corrente postale che possono essere utilizzati, a decorrere dall’anno 2014, per il versamento della TASI (tributo per i servizi indivisibili), alternativamente al modello F24, come previsto dall’art. 1 comma 688 della L. 147/2013.
I contribuenti potranno quindi impiegare il suddetto bollettino per il pagamento negli uffici postali ovvero tramite il servizio telematico gestito da Poste Italiane spa ricevendo, in questo secondo caso, conferma dell’avvenuta operazione con le modalità previste per il servizio di collegamento telematico.
Unitamente alla conferma di avvenuta operazione, precisa il decreto, il contribuente riceverà l’immagine virtuale del bollettino ovvero una comunicazione in formato testo contenente tutti i dati identificativi del bollettino e del bollo virtuale di accettazione, i quali costituiscono la prova del pagamento e del giorno in cui esso è stato eseguito.
Il modello di bollettino di conto corrente postale, recante il numero di conto corrente “1017381649”, è valido indistintamente per tutti i Comuni del territorio nazionale; sul predetto conto corrente, intestato a “PAGAMENTO TASI”, non è ammessa l’effettuazione di versamenti tramite bonifico.
I bollettini saranno disponibili gratuitamente presso gli uffici postali ovvero saranno inviati dal Comune ai soggetti interessati, prestampati negli spazi appositamente previsti.
Intanto, continua l’attesa per l’annunciata proroga della scadenza del 16 giugno per il versamento della prima rata TASI per i Comuni che non hanno deliberato in tempo le aliquote. 
Al riguardo, ieri il Ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan ha confermato che il decreto per il rinvio “arriverà nei prossimi giorni” e il Viceministro Enrico Morando ha dichiarato che si sta per varare “uno specifico provvedimento d’urgenza in tempi brevi. Quindi è opportuno soprassedere sulla questione della fiscalità locale”, riferendosi al proseguio dell’esame del Ddl. di conversione del DL 66/2014 (decreto “IRPEF-spending review”). Dovrebbe quindi essere tramontata l’ipotesi che la proroga venga inserita, sotto forma di emendamento, in sede di conversione del DL (si veda “In arrivo il decreto sul rinvio della prima rata TASI” del 28 maggio).
La questione del rinvio non appare però ancora del tutto chiara. A margine del Forum della P.A., infatti, ieri il Presidente dell’ANCI, Piero Fassino, ha dichiarato che, per i Comuni che usufruiscono della proroga al 16 ottobre, “ci sarà l’anticipazione da parte dello Stato”. “Il problema dei Comuni – ha spiegato – non è la TASI, ma le risorse complessive che hanno a disposizione”.
L’anticipazione ci sarà – ha confermato il Ministro Padoan – sarà “temporanea”, ma, soprattutto, “nell’ambito delle risorse disponibili”. Ai Comuni, che puntano a ottenere dal Governo l’anticipazione di tutti gli ammanchi in bilancio legati al mancato incasso, il Ministero risponde dunque confermando la “compensazione”, ma solo nella disponibilità delle risorse.
Per capire quanto effettivamente l’Esecutivo sarà in grado di stanziare bisognerà attendere i prossimi giorni (probabilmente oggi o domani, anche se non è escluso un rinvio all’inizio della prossima settimana), quando arriverà in Consiglio dei Ministri il decreto sul rinvio dei termini.
Per i Comuni che non hanno deliberato entro il 23 maggio dovrebbe essere previsto lo slittamento al 31 luglio (scadenza per l’approvazione del bilancio di previsione degli enti locali) per la fissazione delle aliquote e al 16 ottobre per il pagamento della prima rata per tutti gli immobili.
Si ricorda infatti che la normativa vigente, ossia l’art. 1, comma 1, lett. b) del DL 16/2014 convertito, sostituendo l’art. 1, comma 688 della L. 147/2013, ha previsto che, per il 2014:
- per gli immobili diversi dall’abitazione principale, il versamento della prima rata è effettuato con riferimento all’aliquota di base dell’1 per mille, “qualora il Comune non abbia deliberato una diversa aliquota entro il 31 maggio 2014”;
- per gli immobili adibiti ad abitazione principale, il versamento è effettuato in un’unica rata, entro il termine del 16 dicembre 2014, salvo il caso in cui alla data del 31 maggio 2014 sia pubblicata la deliberazione di approvazione delle aliquote e delle detrazioni, determinando in questo caso le relative modalità e aliquote.
Lo stesso DL ha poi previsto che i Comuni dovessero inviare tale deliberazione, solo in via telematica, entro il 23 maggio, inserendola nell’apposita sezione del Portale del federalismo fiscale.
Fonte: Eutekne autori Luisa CORSO e Michela DAMASCO 

Commenti