Imu terreni montani: il 26 alle casse

Il Tar del Lazio non ha concesso una nuova sospensiva.
Erano tante le promesse in tema di Imu sui terreni agricoli montani, ma alla fine si è risolto tutto in un pugno di mosche. 
Confermata dunque la data del 26 gennaio (tra ben due giorni lavorativi) per il versamento dell’Imu. 
La decisione del Tar del Lazio
Dopo la sospensione concessa dal Presidente del Tar del Lazio del 22 dicembre 2014, si attendeva per ieri la decisione collegiale che avrebbe consentito almeno di bloccare i pagamenti dovuti. 
Ma così non è stato e per il 2014 troveranno piena applicazione i bizzarri criteri altimetrici previsti dalla norma. 
Il Tar non ha infatti accordato la sospensione e ha deciso di rinviare il tutto a una sentenza definitiva.
Questo non significa ovviamente che l’Imu da versare entro il 26 gennaio sia dovuta, ma più semplicemente che la scadenza rimane in piedi e sarà possibile, dopo una decisione definitiva del Tar, chiedere il rimborso delle somme versate. 
Chi è chiamato alle casse
Il presupposto impositivo della ormai famosa “tassa sui rovi” non può che generare notevoli perplessità, soprattutto in considerazione del fatto che a discriminare i terreni da tassare rispetto a quelli che non lo sono, non è un criterio legato all’altitudine del terreno stesso, ma la posizione del palazzo comunale: se è posto al di sotto dei 280 metri sul livello del mare, il titolare del terreno è comunque chiamato a pagare, indipendentemente da dove è situato il suo terreno. 
Se invece il Comune è situato tra i 281 e 600 metri, gli unici a sottrarsi al pagamento dell’imposta sono i coltivatori diretti e imprenditori agricoli. L’esenzione totale è prevista solo per i terreni agricoli situati in Comuni il cui municipio si trova a più di 600 metri sul livello del mare. 
Il silenzio del Governo
Era stato annunciato sul tema un intervento del Governo che invece non c’è stato. 
Più nello specifico, la sede “prescelta” era stata individuata nel Consiglio dei ministri del 20 gennaio. Consiglio dei ministri che però si è chiuso senza alcun riferimento all’Imu sui terreni agricoli montani. 
Ecco quindi il motivo che ha scatenato la protesta delle principali associazioni di settore, le quali hanno visto nel silenzio del Governo una manifestazione di disinteresse nei confronti delle imprese agricole. 
L’unica speranza rimasta è quindi quella che intervenga, a pochissimi giorni dall’adempimento, una proroga. Anche perché, in considerazione dei tempi strettissimi, risulta praticamente impossibile riuscire a liquidare l’imposta dovuta nei termini previsti.
Autore: Redazione Fiscal Focus

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