Dichiarazioni d’intento: il modello si adegua alle Dogane

Provvedimento Direttore Agenzia delle Entrate
Premessa – A meno di due mesi dalla sua approvazione, avvenuta con il Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate del 12.12.2014, il modello per le dichiarazioni d’intento e le relative istruzioni vengono modificate dal provvedimento direttoriale n. 19388/2015 dell’11.02.2015. 
Condivisione banca dati con Dogane - Con le suddette modifiche, si dà attuazione a quanto previsto nel decreto semplificazioni fiscali, il quale prevede che entro 120 giorni dalla sua entrata in vigore, avvenuta il 13 dicembre 2014, l’Agenzia delle Entrate deve condividere con le Dogane la banca dati delle lettere d’intento. 
In tal modo, l’importatore viene esonerato dall’obbligo di presentare in dogana la dichiarazione d’intento per evitare di pagare l’Iva all’importazione. 
Le modifiche - L’utilizzo del plafond in dogana può riguardare solo una singola importazione, non essendo prevista la possibilità di far valere il plafond per più operazioni doganali o per tutte le operazioni fino a una certa data. 
Per tale ragione, nel riquadro del modello denominato “Dichiarazione”, le parole “una sola operazione per un importo pari a euro” che precedono il campo 1 sono state sostituite con le parole “una sola operazione per un importo fino a euro”. In questo modo sarà possibile indicare un valore presunto relativamente all’imponibile ai fini Iva, riferito alla singola operazione doganale. 
Le ragioni delle modifiche – Il plafond da utilizzare per le singole importazioni non è esattamente determinabile a priori. Questo perché l’imponibile dell’importazione è rappresentato, oltreché dal corrispettivo per la fornitura estera, anche dai diritti doganali dovuti e delle spese d’inoltro fino al luogo di destino all’interno del territorio comunitario indicato nei documenti di trasporto (art. 69, D.P.R. n. 633/1972). 
Per tale ragione, diversamente dagli acquisti da fornitori nazionali, non si può indicare un importo preciso, come richiedeva l’indicazione “una sola operazione per un importo pari a euro”. Ecco allora che la nuova indicazione “una sola operazione per un importo fino a euro” permette di indicare un importo presuntivo, tenendo conto di tutti gli elementi citati. 
Nessuna paura di “sprecare” plafond, visto che le nuove istruzioni prevedono che l’importo dell’impegno “effettivo” del plafond corrisponderà a quello risultante definitivamente dalla bolletta d’importazione. 
Le dichiarazioni d’intento già inviate - Per le dichiarazioni già presentate con la versione precedente del modello (per le quali non è ovviamente necessario procedere a un nuovo invio), l’importo indicato in corrispondenza del campo 1 del riquadro “Dichiarazione” si intenderà comunque riferito alla nuova dicitura (“importo fino a euro”).
Autore: Redazione Fiscal Focus

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