Polizza antievasione solo per il 730

Soltanto chi appone il visto di conformità sui 730 precompilati è tenuto a una polizza assicurativa che garantisca l’Erario dal pagamento delle imposte dovute dal contribuente.
Quindi, per i professionisti che rilasciano il visto soltanto ai fini della compensazione tributaria o dei rimborsi Iva scatta l’adeguamento del massimale di polizza a tre milioni ma non l’obbligo ulteriore di garanzia verso l’Erario. Resta però da capire se le compagnie assicuratrici saranno disposte ad assicurare il rischio derivante dal mancato pagamento delle imposte e a questo proposito il viceministro dell’Economia, Luigi Casero, ha rilanciato l’attivazione di un Tavolo tecnico per la risoluzione del problema a cui siederanno tutti i soggetti interessati e in particolare l’Ania e l’Ivass.
Il tanto atteso chiarimento è giunto ieri l’altro durante uno degli incontri periodici programmati tra il viceministro dell'Economia, Luigi Casero, il direttore dell'agenzia delle Entrate, Rossella Orlandi e i rappresentanti del Consiglio nazionale dei Dottori commercialisti ed esperti contabili, in particolare il presidente Gerardo Longobardi e il delegato alla fiscalità Luigi Mandolesi. 
Durante l’incontro è stato affrontato il tema degli obblighi assicurativi connessi al rilascio del visto di conformità sui modelli 730 precompilati. In particolare, la nuova normativa prevede non solo l’adeguamento del massimale minimo della polizza assicurativa a 3 milioni di euro, ma anche l’estensione della garanzia alle somme corrispondenti all’imposta, agli interessi e alle sanzioni che sarebbero richieste al contribuente in sede di controllo formale della dichiarazione. 
Considerato che l’estensione della garanzia riguarda unicamente i visti di conformità relativi ai modello 730 precompilati, ma non anche i visti necessari per la compensazione dei crediti tributari superiori a 15mila euro e per i rimborsi Iva, è stata prospettata la soluzione di consentire ai professionisti che intendano rilasciare il visto solo a questi ultimi fini (e quindi compensazione di crediti tributari e rimborsi Iva) di adeguare la polizza al nuovo massimale minimo di 3 milioni, senza necessità di estendere la garanzia alle somme dovute in sede di controllo formale. E Rossella Orlandi ha preannunciato un imminente chiarimento di prassi amministrativa in tal senso.
«Per i commercialisti – spiega Luigi Mandolesi – è un chiarimento importante perché esenta da una polizza onerosa tutti coloro che non appongono il visto sul 730 precompilato. Resta però il fatto che ci batteremo in ogni modo perché venga cancellata una norma palesemente incostituzionale quale è quella che pone sulle spalle del professionista l’imposta dovuta dal cliente». 
Nel corso dell’incontro si è anche discusso delle difficoltà attualmente incontrate dai professionisti che, intendendo rilasciare il visto di conformità anche sui modelli 730 precompilati, devono dotarsi di polizze assicurative che garantiscano anche le somme dovute in sede di controllo formale.
Come già rilevato (si veda Il Sole 24 Ore del 28 gennaio scorso) diverse compagnie assicurative, in attesa di chiarimenti dall’Ivass (Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni), hanno infatti ritenuto opportuno sospendere momentaneamente il rilascio di polizze con tale estensione, in attesa che vengano risolte le relative problematiche giuridiche e interpretative. Il tavolo tecnico, potrebbe sbloccare la situazione a breve ma, di certo, le polizze rincareranno.
Fonte: Il sole 24 ore autore Giorgio Costa

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