Per il bar sono esenti da Iva gli incassi delle slot machine
Sono esenti da Iva gli incassi che l’esercente percepisce dalle slot machines installate nel locale dal gestore e allacciate al sistema telematico. Il contribuente, infatti, svolge l’attività di terzo incaricato della raccolta delle giocate per conto del concessionario. Questo è quanto emerge dalla sentenza 11/02/15 della Ct di secondo grado di Bolzano (presidente Ranzi, relatore Rispoli).
Nel caso specifico una Snc esercente l’attività di bar subisce una verifica fiscale che le disconosce per il 2006 l’esenzione Iva sugli incassi raccolti dal gioco lecito effettuato con apparecchi di intrattenimento e gioco di abilità (le cosiddette new slots di cui all’articolo 110, comma 6 del Tulps).
Il ricorso della società 
All’accertamento fa seguito il ricorso della società, in base ai seguenti tre assunti.
I soggetti che partecipano alla raccolta delle giocate sono tre: il concessionario della rete; il gestore degli apparecchi; la società esercente titolare del pubblico esercizio; 
Nella legge finanziaria 2005 il legislatore con il comma 497 dell’articolo 1 ha stabilito che il regime di esenzione Iva per la raccolta delle giocate con gli apparecchi da intrattenimento si applica anche ai rapporti tra il concessionario della rete per la gestione telematica e i terzi incaricati della raccolta; 
La circolare 21/E dell’amministrazione ha precisato nel 2005 che il legislatore intende continuare a considerare esenti gli incassi delle giocate. 
Secondo l’ufficio, però, la raccolta delle giocate sconta l’Iva perché i corrispettivi derivano da attività “intercorrente” tra esercente e gestore. L’esenzione, invece, secondo l’amministrazione si applica quando la raccolta è effettuata dall’esercente senza intervento del gestore. 
Le motivazioni 
L’impugnazione dichiarata inammissibile in primo grado approda su appello della Snc di fronte al giudice di secondo grado che lo accoglie in base alle seguenti motivazioni:
l’esenzione spetta anche ai rapporti tra i concessionari e terzi incaricati della raccolta, pertanto va verificato se il bar svolge soltanto prestazioni di servizi nei confronti del gestore oppure anche l’attività di raccolta delle giocate per il concessionario della rete;
nel contratto tra esercente e concessionario denominato «domanda di allaccio alla rete telematica per la gestione del gioco lecito da parte dell’esercente» ci sono impegni, vincoli e condizioni che dimostrano il ruolo attivo e sostanziale del bar nell’articolato meccanismo della raccolta delle giocate (infatti, il sistema di raccolta delle giocate con questi apparecchi prevede che i rapporti tra “concessionario”, “gestore” ed “esercente” siano regolati da pattuizioni contrattuali ben definite e collegate a catena tra loro, così che la mancanza anche di uno dei soggetti rende impossibile l’attività di raccolta delle giocate);
il direttore dei Monopoli nell’aprile 2011 ha previsto: 
l’iscrizione obbligatoria in un elenco di quanti svolgono un ruolo attivo nella raccolta di giocate, senza la quale gli esercenti non possono ospitare le slots e i concessionari non possono collegarli alla rete telematica; 
l’accoglimento della domanda di allaccio dimostra l’ingresso dell’esercente-richiedente nel complesso meccanismo della raccolta delle giocate. 
Fonte: Il sole 24 ore autore Ferruccio Bogetti - Luca Benigni

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