I beni ai soci «ricadono» nei modelli

Determinante il trattamento di plus o minusvalenze emerse dall’operazione
Approdano nella dichiarazione 2017 le operazioni agevolate di assegnazione e cessione dei beni ai soci e di trasformazione in società semplice. Si tratta delle operazioni poste in essere nel periodo 1 gennaio - 30 settembre 2016, anche se la legge di Stabilità dello scorso anno ha riaperto ex post il termine già scaduto fino al 30 settembre 2017. Il monitoraggio in dichiarazione dell’operazione agevolata prescelta è particolarmente importante perché l’Agenzia ha chiarito che il perfezionamento fiscale della stessa si ottiene, in pratica, con la compilazione della sezione del quadro RQ nel modello redditi della società, sezione comune a tutte e tre le operazioni agevolate. Possono legittimamente evitare la compilazione del quadro RQ le società che hanno effettuato operazioni agevolate nel corso del 2016 senza l’emersione di una plusvalenza tassabile se devono utilizzare i “vecchi” modelli (2016 relativi al periodo d’imposta 2015). Il quadro RQ di questi modelli, infatti, consente solo di esporre la base imponibile attiva per l’applicazione dell’imposta sostitutiva, non essendo strutturato per monitorare le operazioni dalle quali non emerge materia tassabile (risoluzione 54/E del 02 maggio 2017).
Modelli e quadri interessati 
Le operazioni agevolate impattano nelle dichiarazioni dei redditi in maniera trasversale, tenendo conto che spesso occorre anche gestire gli effetti del disallineamento tra il valore contabile dell’operazione e quello fiscale. Il più delle volte, infatti, gli effetti fiscali delle operazioni sono stati assunti in base al valore catastale rivalutato dell’immobile, a prescindere dal dato contabile. Prendendo ad esempio un’operazione di assegnazione agevolata di un immobile strumentale da parte di una Srl, la società dovrà gestire: la sezione XXII del quadro RQ per dare informazione dei valori (fiscali) dell’assegnazione; il prospetto del capitale e delle riserve nel quadro RS per monitorare lo “scarico” delle riserve utilizzate nell’ambito dell’operazione agevolata (si veda l’altro articolo); il quadro RF per neutralizzare nel reddito ordinario gli eventuali effetti di minus/plus rivenienti dall’operazione di assegnazione agevolata. 
Se l’assegnazione ha fatto emergere una plusvalenza contabile, ad esempio, occorre procedere con una variazione in diminuzione (rigo RF55, codice 51). Se l’assegnazione ha fatto emergere una minusvalenza, al contrario è necessaria una variazione in aumento (rigo RF 31, codice 51). Se con l’assegnazione la Srl ha attribuito al socio riserve di utili e quindi dividendi, la società dovrà gestire le informazioni nel proprio modello 770/2017. Il socio, dal canto suo, dovrà tassare il dividendo in natura incassato nel quadro RL (rigo RL1) della propria dichiarazione. 
Lo stesso quadro monitora la tassazione dell’eventuale “sottozero” realizzato dal socio della Srl se sono state attribuite riserve di capitali eccedenti il costo fiscale della sua partecipazione. Ricordiamo che se si è optato per utilizzare nell’assegnazione la rendita catastale rivalutata, tale valore è rilevante anche per determinare i redditi tassabili in capo al socio e che l’imposta sostitutiva pagata dalla società incrementa il costo fiscale della partecipazione dello stesso. 
In assenza di base imponibile 
Nel caso di operazioni di cessione e/o assegnazione “minusvalenti” la gestione della sezione del quadro RQ presenta alcune criticità. Iniziamo con il ricordare che le minus rivenienti da operazioni agevolate sono deducibili con una serie di limitazioni circoscritte dalla circolare 37/E/2016 e - più nello specifico nell’ambito delle cessioni agevolate -dalla risoluzione n. 101/E/2017. Il problema compilativo si pone proprio quando, in presenza di operazioni agevolate plurime, alcune plusvalenti e altre minusvalenti, occorre sterilizzare la deducibilità della minus (o del componente negativo se si tratta di immobile merce) nella determinazione della base imponibile su cui applicare l’imposta sostitutiva nel quadro RQ. 
Le istruzioni al riguardo non danno indicazioni su come procedere. Le soluzioni possibili sono due. La prima è quella di compilare il prospetto solo in relazione alle operazioni di assegnazione/cessione plusvalenti escludendo in pratica quelle minusvalenti. La seconda, che appare preferibile, suggerisce di forzare il valore da indicare nel quadro RQ relativo al o agli immobili minusvalenti in modo da sterilizzare il dato negativo nel conteggio della base imponibile (si veda l’esempio). In questo modo tutte le operazioni agevolate transitano nel quadro RQ e quindi non si pongono problemi di sorta in merito al “perfezionamento” delle operazioni agevolate.
Fonte: Il sole 24 ore autore Gian Paolo Ranocchi

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