Fattura elettronica, arriva anche il download massivo

Possibile la visione di tutti i documenti delle aziende in delega
Chiarite anche le modalità di emissione digitale dei documenti delle utilities
Sulla piattaforma «fatture e corrispettivi» è stato reso disponibile uno strumento che consente il download in modo massivo delle fatture emesse, di quelle ricevute e anche delle fatture messe a disposizione. Questo strumento è utilizzabile sia dall’operatore finale e cioè dal contribuente iscritto nella piattaforma, che dall’intermediario. 
Se lo strumento funzionerà andrà a rappresentare una importante semplificazione in quanto consente all’intermediario di visionare tutti i documenti contabili delle ditte in delega e quindi potrà verificare che i documenti a lui destinati siano tutti pervenuti nel proprio indirizzo di codice destinatario.
Questa ed altre precisazioni sono annunciate sul sito delle Entrate nella sezione delle Faq sempre aggiornate ed evidenziate in un comunicato stampa emanato ieri dalla Agenzia delle Entrate.
Un altro strumento perfezionato riguarda la verifica anagrafica massiva di codici fiscali o partite Iva; per ottenere questi controlli è possibile caricare un file con la lista dei soggetti che si desidera controllare.
Molto interessante la precisazione in ordine alla emissione della fattura elettronica da parte di commercianti al minuto comprendendo in tale fattispecie anche i ristoranti ad alberghi. In questi casi all’atto del pagamento, il corrispettivo deve essere certificato con scontrino fiscale, ricevuta o fattura. Se il cliente chiederà la fattura si presenta il problema di emetterla immediatamente, ma il Dl 119/2018 ha previsto nel primo semestre 2019, che può essere emessa entro il termine della liquidazione periodica. Ebbene tale maggior termine si scontra che l’obbligo previsto dalla norma di certificare immediatamente il corrispettivo. L’Agenzia risolve in modo convincente la questione precisando che al momento del pagamento si rilascia una semplice quietanza (documento non fiscale) oppure fa fede la ricevuta del bancomat o carta di credito. Quindi potrà essere emessa la fattura elettronica entro il termine di effettuazione della liquidazione periodica.
Le utilities 
Sempre ieri è stato emanato dalla Agenzia delle Entrate il provvedimento. 527125/2018 che riguarda le modalità di emissione della fattura elettronica da parte dei soggetti che offrono servizi di pubblica utilità, nei confronti di consumatori finali, come previsto dall’articolo 10 ter del recente decreto fiscale 119/2018, articolo 10 ter. Le nuove regole valgono per i contratti di fornitura (acqua, gas, energia elettrica eccetera.) stipulati anteriormente al 1° gennaio 2005 senza che sia stato riportato il codice fiscale. In sintesi, le imprese fornitrici devono comunicare all’agenzia delle Entrate, mediante un determinato indirizzo mail, oltre al proprio numero di partita Iva, un codice identificativo univoco contenente un numero di caratteri non superiore a 28 che individua il rapporto contrattuale con il privato . Tali comunicazioni devono essere trasmesse alla Agenzia a partire dal 3 gennaio 2019 ed almeno 20 giorni prima della data di trasmissione della fattura. In sostanza il codice fiscale mancante è sostituto con un codice interno attribuito ai clienti dalla multiutility.
Fonte: Il sole 24 ore autore Gian Paolo Tosoni

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