In scadenza la definizione agevolata delle liti fiscali pendenti

Scadono il 2 ottobre (il 30 settembre cade di sabato) i termini per il perfezionamento della definizione agevolata delle controversie tributarie pendenti al 1° gennaio 2023, prevista dalla legge di Bilancio 2023. La scadenza imminente prevede la presentazione telematica della domanda di definizione agevolata per ciascuna controversia e il pagamento di uno specifico importo rapportato al valore della controversia e allo stato e al grado in cui pende la stessa. Il contribuente può pagare in un’unica soluzione oppure la prima rata se vuol pagare in modo dilazionato, tenendo a mente che, dopo le prime 3 rate, può anche optare per pagare il proprio debito in un massimo di 51 rate, grazie alle novità introdotte dal decreto Bollette.
Ultimi giorni per aderire alla definizione agevolata delle controverse tributarie: entro il 30 settembre (che slitta al 2 ottobre, cadendo di sabato) il contribuente deve provvedere alla presentazione della domanda e al pagamento dei dovuti importi.
La definizione agevolata 2023 delle liti pendenti prevista dall’art. 1, commi 186-205, della legge di Bilancio 2023 (legge n. 197/2022) prevede di definire con modalità agevolate le controversie tributarie pendenti al 1° gennaio 2023, anche in Cassazione e a seguito di rinvio, in cui sono parte l’Agenzia delle Entrate e l’Agenzia delle Dogane, aventi ad oggetto atti impositivi.
Entro il termine del 30 settembre 2023 gli interessati possono procedere al perfezionamento della definizione agevolata 2023; la scadenza è stata prorogata dal decreto Bollette (D.L. n. 34/2023) che ha ridefinito i termini per la presentazione dell’istanza e il pagamento dei dovuti importi, dal 30 giugno al 30 settembre 2023, e disposto la rimodulazione dei termini per il versamento rateale, consentendo un pagamento dilazionato fino a un massimo di 54 rate.

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